I 500 “sì Tav” in prima pagina Così ti nascondo il grande flop
Sabato pomeriggio i Sì Tav hanno portato in piazza 500 manifestanti per la prima protesta contro la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Un marcia che, nonostante fosse stata annunciata come trionfale da sindacati, industriali ed esponenti politici bipartisan (dal Pd a Forza Italia), si è ridotta a un piccolo drappello di persone in piazza Castello. Eppure a leggere i dorsi locali delle più importanti testate ed anche la pagina di cronaca della Gazzetta, è sembrato un assedio. Tutto merito del numero delle righe che hanno abbondato negli articoli dedicati all’evento e che sono riuscite a compensare la mancanza dei partecipanti.
SI SCOPRE così che a Torino è andata in scena una “protesta gentile” e garbata “dei torinesi comuni”, scrive La Stampa, e certamente vissuta con molto eleganza dalle “madamin della Torino bene”, sottolinea Il Corriere della Sera. Per Repubblica, i partecipanti si sono riconosciuti addirittura a vista: “Un po’ spaesati questi bogianen scesi in piazza per una protesta improvvisata”. Nessuno ha un megafono, né parole da dire. “Ci si guarda le mani, per riconoscersi, vedere se qualcuno ha portato il cartello ‘Torino dice basta’, che era l’hashtag della manifestazione”. E così, sempre tra le affollatissime righe, si dà appuntamento alla seconda puntata della protesta che si terrà oggi con i rappresentanti delle categorie produttive e sempre in attesa della vera, verissima marcia del 10 novembre. Quella che dovrebbe portare in piazza 40 mila persone, che però nel frattempo sono diventate oltre 72mila secondo il Corriere. Del resto, sarà merito del successo ottenuto dalla “prima prova di protesta del popolo Sì Tav”, come l’ha definita Repubblica.