Tap, ripresi i lavori Gli attivisti in strada per presidiare il sito
▶PRIMA HANNO LANCIATO
un messaggio di “massima allerta” sul web, poi - in circa cinquanta - hanno manifestato per opporsi all’avvio dei lavori nell’area in cui sarà realizzato il terminale di ricezione (Prt) del Tap, l’opera che dall’Azerbaijan porterà dieci miliardi di metri cubi di metano l’anno in Europa, approdando sulla spiaggia di San Foca, a Melendugno, tra le proteste di comunità e istituzioni locali. Nonostante i momenti di tensione con le forze dell’Ordine, quando i “No Tap”, tra cui molte donne, hanno cercato di fermare i camion scortati dalla polizia, la situazione non è sfociata in scontri e i mezzi della multinazionale hanno raggiunto l’area. “Chi lavora per il Tap – hanno scritto sui social gli attivisti – non perde le sue cattive abitudini e lavora di notte”. Domenica, intanto, la famiglia dell’ex sindaco di Melendugno, Vittorio Potì, ha annunciato che querelerà per diffamazione il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, per alcune dichiarazioni. In due occasioni avrebbe ipotizzato interessi da parte di Vittorio Potì per far arrivare il gasdotto a Melendugno. "Non c’è un solo atto, una sola delibera che comprovi quanto dice”, ha detto Marco Potì, nipote di Vittorio e attuale sindaco di Melendugno, contrario all’approdo del Tap.