Il Fatto Quotidiano

Addio a Tiberio Barchielli, fotografo dell’ex premier

- » WANDA MARRA

Aun certo punto, durante qualsiasi evento legato a Matteo Renzi, si materializ­zava lui, con la sua macchina fotografic­a. Ieri, a 60 anni, dopo una breve malattia, è morto Tiziano Barchielli, che come l’ex premier, era nato a Rignano s u l l ’ A rno. Amico di Tiziano, B a rc h i el l i faceva parte di quel sottobosco oscuro e ingarbugli­ato che è stato una delle cifre del renzismo. Petalo irrinuncia­bile del Giglio Magico spesso appariva misteriosa­mente (e senza camera) anche a iniziative per qualche motivo interessan­ti per l’ex premier. “Ciao Tiberio. Grande fotografo, grande amico, grande uomo. Sono stato fortunato a lavorare con te. Ti voglio bene”, ha scritto ieri su Facebook Renzi. Barchielli, ex fotoreport­er e paparazzo (è stato direttore del sito Gossip blitz), con lui diventa il fotografo ufficiale di Palazzo Chigi. Le uniche immagini a disposizio­ne dei media spesso sono le sue (con quelle del cameraman, Filippo Attili): è parte centrale del tentativo di “Minculpop” di quel governo. Da Obama che guarda Renzi con sguardo rapito al selfie di gruppo a San Francisco, Barchielli compone un racconto quotidiano. Durante il G7 del 2015 in Germania, è sua l’istantanea sulla panchina immersa nel verde, con Obama al centro, Merkel e Renzi a destra e a sinistra. I tre sembrano soli, in un clima di intimità. Le foto dei media, però, rivelano che vicino alla panchina c’era una folla di gente. Il rapporto di Matteo con i due non era così esclusivo. Inquadrato come “esperto ”, Barchielli prendeva circa 70 mila euro lordi l’anno. Posizione e compenso mantenuti con Gentiloni. Ma faceva due lavori: seguiva a titolo più o meno amichevole anche il premier precedente. E restava uno degli occhi di Renzi dentro il Palazzo.

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