Tav: mercatini e referendum Torino divisa tra “Sì” e “No”
Sabato la manifestazione dei favorevoli con l’intoppo (risolto) della piazza. E il ministro Costa evoca consultazioni: “Il territorio va ascoltato”
Per le grandi opere servono referendum tra i cittadini. Nei giorni delle polemiche accese sulla Torino-Lione, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa interviene per affermare che in queste occasioni sarebbe il caso di consultare le popolazioni coinvolte. “Per le opere a farsi, al di là del Tav, il mio pensiero personale è che non si debbano mai realizzare contro il volere dei cittadini – ha detto –. È chiaro che l’esponenzialità del cittadino si rappresenta nelle sedi comunali, provinciali e regionali, ma credo alla partecipazione dal basso e penso a momenti referendari. Bisogna illustrare le opere ai territori”.
PER ANNI il movimento No Tav, ambientalisti e amministratori locali hanno proposto di mettere al voto tra le popolazioni interessate, una proposta accettata dalla politica al potere, ma con dei distinguo: “Mi può anche stare bene – diceva nell’otto bre 2006 l’allora sindaco Sergio Chiamparino – purché vengano coinvolti come minimo tutti i cittadini del Piemonte. Limitarlo ai 40 mila della Valle sarebbe una presa in giro”. La stessa idea era condivisa dall’allora governatore del Piemonte Enzo Ghigo (Forza Italia) per il quale un referendum “non limitato alla Valle Susa, ma che coinvolga almeno tutta la Provincia di Torino darebbe un esito di gran lunga favorevole al Tav”, dichiarava nel luglio 2007. Le principali forze politiche erano d’accordo, ma in più di dieci anni non è stato fatto nulla.
Martedì scorso, dopo il voto del consiglio comunale contro la Torino- Lione, Chiamparino ha rilanciato l’idea e negli ultimi giorni alcune forze Sì Tav, come i Radicali e Fratelli d’Italia, lavorano all’iniziativa. Ieri in municipio è stato depositato il testo della petizione per un referendum consultivo presentato dai radicali: “Ritenete voi che la sindaca e la giunta debbano essere impegnati a sollecitare il proseguimento e la conclusione dei lavori del nuovo tunnel per la linea di alta velocità tra Torino e Lione?”, è la domanda da rivolgere ai torinesi.
Molti dei quali, nel frattempo, si preparano alla manifestazione di sabato a cui aderiranno, senza bandiere e striscioni, partiti e organizzazioni di categoria. Ieri mattina è sorto un imprevisto che ha scatenato il “dàgli a ll ’ Ap p en d i no ”: in piazza Castello, nell’area davanti alla prefettura dove sabato ci sarà la manifestazione, sono state montate le transenne per l’allestimento dei mercatini di Natale. Così sul gruppo Facebook “Sì, Torino va avanti”, cioè una delle “anime” dell’evento che vuole rappresentare la società civile, sono tornati gli attacchi alla sindaca Chiara Appendino: “Apertura al dialogo in perfetto stile Appendino-5 Stelle”, scrive Franco Gior- da, secondo il quale si tratta di qualcosa “da denuncia”. Un’utente, Adriana Calcagno, non ci sta: “Facciamo i moti carbonari”. “Una provocazione bella e buona”, giudica Marina Stuardi. Anche alcuni esponenti del Pd interpretano la presenza delle transenne come un tentativo di “mettere i bastoni fra le ruote” alla protesta: “Prove di dialogo – ha scritto su Facebook il segretario metropolitano del Pd Mimmo Carretta –. Solo ieri Appendino lanciava parole di apertura e oggi chiude... con le transenne. Vediamo domani cosa si inventa”.
TENTA DI PLACARE la polemica una delle coordinatrici del gruppo Giovanna Giordano Peretti: “Siamo in contatto diretto con tutte le autorità competenti che devono assicurarci che tutti gli aspetti di sicurezza siano debitamente considerati. Abbiate pazienza: sono questioni complesse e stiamo facendo salti mortali per riuscire a far tutto in una setti- mana”. E infatti poche ore dopo arriva la precisazione dal Comune: “La richiesta di allestimento del Villaggio (del mercato natalizio, ndr) è stata presentata in data 17 settembre 2018 e regolarmente autorizzata a partire dalla mattinata di oggi, 6 novembre, per consentire il montaggio degli stand, come da relazione tecnica, nei tempi necessari, già previsti e concordati per la sua inaugurazione”, che è programmata il 24 novembre. Soltanto ieri mattina “è pervenuta agli uffici la richiesta di suolo pubblico perla manifestazione di sabato ”. Insomma, coincidenze temporali acui l’ amministrazione ha cercato di fare fronte: “Gli uffici della Città hanno immediatamente richiesto agli organizzatori dei mercatini di sospendere il montaggio per qualche ora, fino alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”, che si riunirà questa mattina in prefettura.
Il corteo “pro” Sfiorato l’incidente diplomatico per via dei banchetti di Natale in allestimento Le opere ancora da farsi, al di là di questa o quella, non si devono mai realizzare contro il volere dei cittadini
Credo alla partecipazione dal basso e penso a momenti referendari Bisogna illustrare le opere a chi ne viene coinvolto IL MINISTRO COSTA