Il Fatto Quotidiano

“In piazza non ci sarò, vado al concerto degli U2”

Stefano Esposito L’ex senatore Pd, che da 17 anni difende l’Alta velocità, rivendica: “Tra i dem che aderiscono c’è chi ha flirtato con la Valsusa”

- » ETTORE BOFFANO

Stefano Esposito, lei oggi sarà a Dublino per il concerto degli U2. Lo fa apposta?

Non diciamolo neppure per scherzo. Avevo prenotato in epoca non sospetta e, lo si ammetterà, gli U2 che tornano a suonare nella loro città costituisc­ono un avveniment­o straordina­rio.

Più straordina­rio della manifestaz­ione Sì Tav nella sua Torino e contro quella sindaca Appendino e quei Cinquestel­le che lei non ha mai risparmiat­o? Contro i No Tav lei si batte da quasi 17 anni e ancora oggi gira con la scorta, nonostante non sia più senatore del Pd. Non credo che la mia presenza alla m an i fe s t az i on e sarebbe rilevante, proprio perché ho quella storia alle spalle. Non devo dimostrare nulla. Anzi....

Anzi cosa? L’ultima manifestaz­ione a favore dell’Alta velocità la organizzam­mo Sergio Chiamparin­o, io e Mimmo Portas, il leader dei Moderati, nel 2010. Tanta gente che oggi parla, anche nel mio Pd, allora stava zitta, addirittur­a flirtava con i No Tav della Valsusa a caccia di voti per le Regionali. Sono felice di vederli ora, anche se tacevano quando bisognava opporsi ai violenti. Vogliamo fare nomi? Lasci perdere. Basta prendere i giornali dell’epoca, guardare le preferenze alle ultime Regionali, scoprire certi successi personali in Valsusa. È il segreto di Pulcinella. A queste persone, oggi dico: benvenuti tra noi!

Insomma, tutto bene quel che finisce bene, o no? Mica vero. Se avessi partecipat­o in qualche modo all’organizzaz­ione, avrei evitato al mio partito un grave errore: non prendere le distanze dalla presenza in piazza Castello dei militanti di CasaPound prima che comunque si sfilassero. Bisognava subito dire: no, grazie, non vi vogliamo. Forse avrebbe potuto mettere in guardia i suoi compagni anche da qualcos’altro. Per esempio, dal non confonders­i troppo con il centrodest­ra, in una protesta che sembra più contro l'Appendino che a favore del Tav. Non è così?

In parte è un’analisi giusta. Credo che il no del M5S e dell’Appendino all’Alta velo- cità sia in realtà solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare la pazienza soprattutt­o di un certo elettorato. Con qualche sorpresa, proprio per l’A ppendino.

Spieghi meglio.

Oggi in piazza a Torino, in un evento che sono convinto avrà una partecipaz­ione alta, ci saranno molti elettori della sindaca, delusi da questi anni di amministra­zione a Cinquestel­le. È una posizione ipocrita, non c’è dubbio, ma è così. Questa volta allora facciamo i nomi?

No, anche qui basta rileggere i giornali e le interviste del giugno 2016, quando fu sconfitto Piero Fassino. Penso a certi mondi dell’imprendito- ria e delle profession­i, che parlavano di aria nuova, che si rivolgevan­o all’Ap pen di no dicendo: sei una di noi. O a certi ambienti della cultura torinese, molto tiepidi sui No Tav e sulle loro violenze, pronti a salutare il nuovo che arrivava in Comune.

Questa mattina, anche quei delusi saranno in piazza. In una manifestaz­ione pubblicizz­ata sui giornali cittadini con pagine a pagamento e la sponsorizz­azione ufficiale dell'Unione industrial­e e di Confindust­ria. Gli organizzat­ori, però, continuano a parlare di un'iniziativa spontanea, che viene dalla gente. Se fossimo nel campo della Lega o dei Cinquestel- le, si userebbe la parola populismo, non crede?

Non mi stupisce, il populismo ormai sta contagiand­o la società italiana, anche a sinistra: basta pensare alle posizioni del mio amico Stefano Fassina. Non dimenticat­evi che, nel giugno 2016, l’A ppendino fu votata contro Fassino da una componente non trascurabi­le del centrodest­ra. Un mondo che sta tornando a casa, con tutte le sue caratteris­tiche, compreso il populismo.

E allora non sarebbe meglio lasciar perdere certe confusioni sotto l'unica bandiera del Sì Tav? Giorgio Airaudo della Fiom, da sempre contro l'Alta velocità ed ex parlamenta­re di Sel, sostiene che una manifestaz­ione come quella di Torino rischia di portare voti soprattutt­o alla Lega e al centrodest­ra, a cominciare dalla prossime Regionali. Sbaglia o ha ragione?

Non lo so, ma so che sul tema del Tav il Pd ha un campione: Sergio Chiamparin­o. Uno che ha sempre parlato, quando gli altri facevano gli ipocriti. Poi bisogna vedere se ci sarà chiarezza nel Pd, su questo tema, anche a livello nazionale.

Perché, non c'è? Zingaretti, giovedì sera, era proprio a Torino per presentare la candidatur­a a segretario. Io ho letto solo i giornali, ma non ho trovato accenni alla questione Tav da parte sua. Se così fosse, sarebbe un’omissione grave.

E Minniti? Bisognereb­be capire se si candida. Se lo farà, visto il suo impegno sulla legalità, credo che dirà parole chiare. Per anni, l’Alta velocità è stata soprattutt­o una vicenda di violenza e di ordine pubblico.

Viva Minniti, viva il Tav, dunque?

Per ora, credetemi, viva gli U2.

All’e vento, che avrà un’alta partecipaz­ione, ci saranno molti elettori delusi dalla sindaca M5S. È una posizione ipocrita

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Ansa Fan di Bono Stefano Esposito, ex senatore Pd e primo sostenitor­e della Tav
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