Incendio nell’ex hotel occupato: dieci feriti e centinaia senza casa
Un incendio si è sviluppato ieri mattina all’ex hotel Eurostars in via Prenestina 994, estrema periferia ovest di Roma. L’edificio di quattro piani – come tanti altri in città – ospitava circa 400 persone, per lo più immigrati senza fissa dimora.
Il bilancio è di dieci feriti, tra cui due bimbi di circa un anno che sono stati trasportati negli ospedali Gemelli e San Giovanni. E sempre al san Giovanni è stato trasportato anche il papà di uno dei bimbi. I feriti, spiegano al 118, ai quali è stato attribuito il codice giallo, hanno riportato traumi e intossicazione da fumo.
Molte persone infatti, alla vista delle fiamme, si sono lanciate dalle finestre dei piani bassi. I feriti sono stati trasportati anche negli ospedali Vannini, Casilino e Tor Vergata.
In serata l’edificio è stato dichiarato inagibile, provo- cando l’ennesima emergenza abitativa nella capitale. Secondo quanto si è appreso, dagli accertamenti i pompieri hanno riscontrato “condizioni di disagio strutturale” definendo “inagibi- le” lo stabile al di là del rogo di oggi che ha interessato solo alcuni locali di un piano. I vigili del fuoco hanno rimosso parti pericolanti e bombole a uso domestico. Durante le operazioni di soccorso un vigile del fuoco ha accusato un lieve malore.
GLI OPERATORI d el l’as sociazione Medicina Solidale sono quindi intervenuti presso l’ex-hotel: “L’inagibilità dell’edificio ha messo in mezzo alla strada tante persone senza nessuna alternativa” dice l’organizzazione che sta fornendo agli sfollati generi alimentari.
“In centinaia – spiega un operatore di Medicina Solidale – sono rimasti senza un alloggio, tra loro molti bambini e donne. Sul posto ab- biamo fatto una ricognizione per capire quali farmaci siano necessari per poi procedere alla distribuzione e soprattutto abbiamo consegnato il latte per i più piccoli”. Gli sfollati sarebbero circa quattrocento. La Protezione Civile, con il supporto della Sala Operativa Sociale, ha coordinato le operazioni di supporto alle persone evacuate. Caso per caso verrà proposta la presa in carico presso le strutture di accoglienza organizzate. Ai bambini sarà assicurato il trasporto per le scuole.
A Roma diverse decine di immobili sono occupati da stranieri e da italiani, molti sono in pessime condizioni e a rischio di incidenti. I richiedenti asilo non trovano posto nei centri d’accoglienza e a loro si aggiungono per- sone che vivono stabilmente a Roma e altre. Ce ne sono 300 solo nella tendopoli Baobab alle spalle della stazione Tiburtina. Almeno cinquemila persone, per lo più famiglie italiane, vivono in alloggi e 10 mila famiglie attendono una casa popolare. È la cosiddetta emergenza abitativa. Al piano di sgomberi del Campidoglio si è aggiunta la spinta di Matteo Salvini, alcuni sgomberi sono stati fatti nei mesi scorsi ma non è possibile procedere di forza senza creare tensioni sociali insopportabili, ulteriori costi per l’accoglienza di centinaia se non migliaia di aventi diritto come è successo anche per l’edificio colpito dal rogo di ieri e reazioni dei movimenti di lotta per la casa.