Black Friday La corsa al consumo che fa gongolare solo Mister Amazon
L’Assemblea del Pd di sabato 17 novembre è stata un bagno di sangue e di vergogna per i suoi dirigenti. Dopo l’intervento di apertura del suo segretario dimissionario Martina, ha preso la parola Katia Tarasconi consigliera regionale, che ha subito esordito dicendo ai vari dirigenti: “Ritiratevi tutti. Avete fallito. Siete proprio sicuri che, se dovesse fallire questo governo, la gente tornerebbe a votarci? Io dico di no! Il Pd ha bisogno di ossigeno e non di sentirsi ostaggio di qualcuno – ovvio riferimento al bullo toscano che puntualmente era assente - . Noi siamo il partito che dovrebbe stare in mezzo alla gente? Invece io qui, anche in Assemblea, vedo un cordone che divide noi dai dirigenti big di partito”.
La platea applaude, tranne la Boschi, Delrio, Calenda e tutti gli altri big che in prima fila nemmeno la guardano, non sanno proprio dove volgere lo sguardo dalla vergogna. E aggiungiamo anche il giovane candidato alla segreteria Dario Corallo che, rivolto ai dirigenti che lo attaccano, risponde: “I dirigenti del Pd vivono sui social e si comportano come dei Burioni qualsiasi” (anche in questo frangente l’arroganza del Partito democratico e dei renziani , sui social è stata vergognosa). E giù attacchi pesantissimi nei confronti del giovane candidato con le peggiori offese, volte a paragonarlo a un personaggio macchietta di Verdone. Tutto questo la dice lunga sulle condizioni di questo partito che ormai ha perso qualsiasi accenno di dignità. Io credo che, dopo lo scioglimento di LeU, il Pd non possa che prendere la medesima decisione. Si risparmierebbe l’umiliazione più grande, la batosta finale alle Europee di maggio 2019.
Nomina Pucciarelli: la Lega continua a oscurare i 5Stelle
Quando ho letto sul Fatto del 15 novembre che Stefania Pucciarelli, “salviniana al cubo” nonché “devota alla sacra effigie della ruspa”, ma SONO UNA NONNAromana più che settantenne. I miei nipoti sono riusciti negli anni, senza troppi sforzi, a coinvolgermi nella celebrazione di ricorrenze bizzarre (vedi Halloween). Quello che proprio non riesco ad accettare senza riserve è la corsa forsennata agli acquisti nel cosiddetto “Venerdì Nero”. Non solo sono poco avvezza agli acquisti online, preferendo di gran lunga lo shopping nei negozi “fisici”, ma mi riesce difficile comprendere le basi del meccanismo di vendita promozionale (leggo di prodotti scontati fino 70%) che richiama ogni anno milioni di persone. Mi chiedo prosaicamente: chi ci guadagna? “IN ALTO LECARTE DI CREDITOe che si dia inizio allo shopping!”. Cara nonna Susanna, immagino che in questi giorni abbia sentito riecheggiare in casa sua molto spesso questa frase da parte di figli e nipoti. Ma se per lei suona come una minaccia (per l’integrità del suo portafoglio), è Jeff Bezos, patron del colosso delle vendite online Amazon, a gongolare. Anche grazie al Black Friday è diventato l’uomo più ricco del pianeta e il primo a superare nella classifica di Forbes il patrimonio di oltre 150 miliardi di dollari. Basta pensare che in Italia solo lo scorso anno Amazon ha proposto 5.000 offerte ricevendo ordini per 2 milioni di prodotti, vale a dire il doppio del 2016. Del resto il gioco vale la candela: grazie alla “febbre degli sconti”, gli italiani in pochi anni sono diventati habitué di questo shopping selvaggio che consente di dare il via alla corsa ai regali per non arrivare in ritardo sugli acquisti per Natale risparmiando un po’ rispetto ai prezzi applicati nei negozi “reali”. Si dice che è “la tecnologia, bellezza!” e ai più poco interessa se dopodomani si consacrerà l’ennesi- soprattutto di orientamento decisamente di destra, è stata nominata presidente della Commissione per la Tutela dei Diritti umani, ho strabuzzato gli occhi e per poco non svenivo per lo schifo assoluto che suscita questa scelta assurda. Signori, va a sostituire Luigi Manconi ed è stata preferita a Emma Bonino!
Ma com’è possibile che si arrivi a così tanta spudoratezza e tracotanza? E al Movimento 5 Stelle va bene ma festa dei consumi, mentre fino a poche settimana fa si discuteva sulla chiusura domenicale dei negozi. Così tra una polemica e un’altra si continua ad alimentare questo evento senza neanche il bisogno di pubblicizzarlo, visto che a farlo ci pensano già stampa e tv, ricordando le giuste accortezze da prestare se si decidesse di partecipare a questa maratona di acquisti online per evitare di cadere nelle truffe. Ma signora Susanna, non disperi. Se dopodomani non riuscirà a salire sul treno del Black Friday, c’è sempre il ritardatario Cyber Monday da giocare sulla ruota delle vendite online. Non si chieda cosa sia. L’importante è avere a portato di mano i numeri della carta di credito. così? Possibile che si stiano lasciando spianare così bene dalla Lega? Ma alla fine della legislatura (se si arriverà) si troveranno col sedere per terra. Hanno “portato” (è vero, obtorto collo) la Lega al governo e la Lega li ringrazia da una parte triplicando i propri voti e dall’altra oscurandoli nella compagine governativa, come se ci fosse solo Salvini & C. Ma il piccolo Di Maio, sempre così perfettino in giacca e cravatta, riesce a capirlo da solo o ha bisogno che qualcuno glielo spieghi?
La fattura elettronica viola l’articolo 41 della Carta
Sono felice che il Garante della Privacy si sia espresso contro la fatturazione elettronica.
Si tratta né più né meno di un nuovo strumento di controllo messo in atto da un’Agenzia delle Entrate alla quale è stato concesso troppo po- In effetti quello del Tav Torino-Lione è un caso evidente di manipolazione dell’in fo rm az io ne . Per anni ho creduto che la linea fosse quasi ultimata e fosse destinata al trasporto di passeggeri. Poi, invece... Sembra quasi una psicosi collettiva, ma questo giochino tanti giornali lo fanno spesso e mi chiedo come funzioni. Tanta è la fatica che si impiega a scovare e smentire la bufala quotidiana.