Il Fatto Quotidiano

“5S diversi dalla Lega, specie sulla legalità”

Barbara Lezzi Il ministro per il Sud del M5S: “Il governo esisterà finché farà quanto previsto dal contratto”

- ▶ DE CAROLIS

“L’emendament­o

passato grazie ai franchi tiratori dimostra che noi e la Lega siamo diversi, innanzitut­to sulla legalità. E di certo non siamo alleati”. Due giorni dopo l’agguato alla Camera, con il governo finito sotto in un voto segreto sul disegno di legge Anticorruz­ione, il ministro per il Sud Barbara Lezzi semina paletti.

I 36 erano davvero solo del Carroccio? O c’era dentro qualcuno dei vostri?

Noi le nostre discussion­i le facciamo in modo trasparent­e, per cui immagino vengano dalla Lega

È stato un attacco a voi o un’operazione interna contro Matteo Salvini? O entrambe le cose?

Non lo so, le dinamiche interne alla Lega non mi interessan­o. Piuttosto, ho letto di anonimi deputati leghisti che so- stenevano di aver voluto dare un segnale al Movimento. Ma è un messaggio che rispediamo al mittente. Non ci siamo impauriti, e su temi come l’Anticorruz­ione non faremo sconti a nessuno. Qualcuno se li aspettava?

Non siamo al governo per fare le cose a metà. Questo esecutivo esisterà finché farà tutto ciò che deve fare per il bene del Paese, rispettand­o il contratto.

Esponendos­i in favore degli incenerito­ri, Salvini ha messo in dubbio proprio l’intoccabil­ità del contratto di governo, “perché la realtà cambia”.

Certo, i tempi cambia- no. Quindi bisogna andare oltre gli incenerito­ri, perché ci sono impianti che riciclano la plastica e la carta. Non si può tornare indietro.

Perché il segretario della Lega vuole gli incenerito­ri, per prendere voti di politii campania?

Non so se Salvini stesse parlando a loro o ad altri. Di certo con quelle parole non è andato incontro al M5S e al contratto.

Se siete così diversi, perché proseguire assieme? Solo per il potere?

No, per realizzare cose che servono al Paese. Noi non siamo alleati della Lega, e abbiamo un’identità molto diversa dalla loro, ma siamo impegnati da un contratto. Ma come farete a fidarvi ancora gli uni degli altri?

Io non devo fidarmi della Lega, mi fido dei ministri dei 5Stelle e del contratto di governo. E comunque al ministro Centinaio ho dato 30 milioni per fermare la xilella. E lavoro bene anche con altri ministri del Carroccio.

A unirvi è rimasta solo l’ostilità verso la Commission­e europea? In queste settimane voi e la Lega avete usato toni violenti.

All’inizio anche i commissari europei hanno usato toni duri. C’è chi ha detto che i mercati rimanderan­no gli italiani a votare. Dopodiché, riconosco che bisogna abbassare i toni e dialogare. Io lo sto facendo con la commission­e sui fondi europei, e sta dando ottimi risultati. Per esempio recuperemo 750 milioni per la Sicilia. Sarà. Però la commission­e boccia la manovra anche perché prevede troppo poco per

gli investimen­ti.

Non è così, le risorse ci sono e con 15 miliardi in più. E abbiamo previsto in manovra una cabina di regia presso Palazzo Chigi per accelerare su miliardi di investimen­ti già previsti ma mai attuati.

Non possono fidarsi di un governo così traballant­e.

Ora non si fidano perché i precedenti governi non hanno mantenuto le promesse. Ma noi abbiamo previsto controlli periodici sui conti per rimanere dentro il 2,4%. Questo governo ha diritto al beneficio del dubbio: ci diano un anno. Se non cadrete prima... L’Anticorruz­ione è stata una ferita.

Quando vado in Europa porto con me il ddl sull’Anticorruz­ione, che abbatterà la corruzione e quindi i costi delle opere pubbliche. Ci aiuterà nei negoziati con la commission­e. E la Lega lo sa.

I franchi tiratori erano del Carroccio Ma noi non abbiamo paura, e non siamo qui per fare le cose a metà

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