Il Fatto Quotidiano

Black friday, l’anno dopo: “Amazon non rispetta i patti”

La furbata L’azienda riconosce il bonus notturno solo in parte E non assume gli interinali. I sindacati: sciopero degli straordina­ri

- » ROBERTO ROTUNNO

Adifferenz­a dell’anno scorso, nel gigantesco magazzino Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza) oggi non ci sarà lo sciopero del Black friday. Non sono finite, però, le tensioni con i sindacati. Questi, infatti, sostengono che il colosso dell’eCommerce non stia rispettand­o l’a c co r d o strappato a maggio grazie alle proteste degli ultimi 12 mesi. Lo scontro si è quindi riaperto su almeno due fronti.

IL PRIMOè il rifiuto di assumere direttamen­te, e a tempo indetermin­ato, i lavoratori interinali impiegati nel carico e scarico merci nel polo logistico. In estate l'Ispettorat­o del lavoro ha accertato la violazione, da parte di Amazon, dei limiti numerici relativi agli addetti “affittati” dalle agenzie di somministr­azione. Quindi ben 1.951 di questi hanno ricevuto una lettera nella quale l'Ispettorat­o li informava del diritto a essere stabilizza­ti d al l ’ azienda di Jeff Bezos. Quest'ultima però ritiene errati i calcoli dell’organo di vigilanza, quindi non sta assumendo. Nel 2018, come riportato da Amazon, i rapporti interinali convertiti in contratti permanenti sono stati solo 115. I sindacati hanno provato, senza successo, a convincere Amazon ad arruolare almeno tutti quelli che ne fanno richiesta. Vista la resistenza, in questi giorni stanno partendo circa 300 ricorsi presentati dalla Filcams Cgil e dalla Fisascat Cisl (più una ventina di lettere inviate dalla UilTucs). “Ci siamo rivolti al Tribunale – spiegano dalla Filcams – perché l’Ispettorat­o ha creato grande aspettativ­a in questi ragazzi ed è un peccato deluderli”.

Nel magazzino piacentino lavorano stabilment­e 1.650 dipendenti diretti e durante i tre mesi di picco di produzione – da ottobre a dicembre – i lavoratori somministr­ati arrivano a 2 mila. Il massiccio uso di precari “in prestito”, per l'Ispettorat­o, ha portato nel 2017 a un soprannume­ro rispetto alla media mensile consentita, ovvero 444. “Abbiamo rivisto i dati sui contratti nel 2017 presso Castel

San Giovanni e i numeri confermano una situazione di rispetto delle norme”, ribattono da Amazon. Toccherà ai giudici risolvere la questione. I sindacati però temono la beffa: il termine di prescrizio­ne per chiedere l'assunzione è 60 giorni dopo la fine del contratto interinale. Molti lavoratori hanno avuto la lettera dell'Ispettorat­o quando era già scaduto il tempo. Rischiano quindi di avere ragione nel merito ma restare a mani vuote per la formalità, pur senza colpe.

Il secondo terreno di scontro riguarda l’applicazio­ne dell’accordo di maggio, ottenuto dopo che, con lo sciopero del Black friday 2017, i sindacati avevano denunciato i turni molto duri, le mansioni ripetitive e alienanti. L’intesa raggiunta sei mesi fa prevede una nuova turnazione ma Amazon ancora non ha concesso i premi di risultato, richiesti dai sindacati. È stato stabilito che chi aderisce al turno notturno nell’area outbound, cioè dei pacchi in uscita, ha diritto a una maggiorazi­one del 25% ( al posto del 15% indicato dal contratto nazionale), a patto che dia disponibil­ità per nove mesi. In questo periodo di picco, però, anche il settore inbound (la ricezione) svolge turni notturni. In questo caso, però, Amazon sta pagando aumenti solo del 15%. Per l'azienda l'accordo sulla maggiorazi­one aumentata vale solo per l’outbound. I sindacati la trovano una furbata e hanno risposto con lo sciopero degli straordina­ri fino al 31 dicembre.

 ?? Reuters ?? I turniUn lavoratore nei magazzini di smistament­o di Amazon
Reuters I turniUn lavoratore nei magazzini di smistament­o di Amazon

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy