Van Morrison, profeta del blues a occhi chiusi
Se avesse la possibilità, Keith Richard prenderebbe volentieri il posto – anche solo temporaneamente – di Van Morrison: il cantautore nordirlandese ci sta abituando a due uscite all’anno di classici reinterpretati e qualche ined i t o a contorno dell’opera.
Con Roll With
The Punches e Versatile nel 2017 e
Y o u’re Driving Me Crazy ( aprile di q ue s t ’ anno) e Th e Prophet Speaks in uscita il 7 dicembre,
Van Morrison prosegue – co er en temente – in una splendida vitalità, tuffandosi a piene mani nei classici del blues, del jazz e del r’n’b, citando le sue influenze e i suoi maestri con grande umiltà e, soprattutto, divertendosi un sacco (citando il brano di Willie Dixon, “Amo la vita che vivo”).
L’energia e l’intimità emergono in contemporanea ascoltando l’ultima fatica del cantante e compositore, oggi 75enne: skippate le prime tracce e fermatevi su Worried Blues/Rollin’ and Tumblin’ di J.D. Harris, ipnotica e scarnificata all’osso, con un riff di tastiera diabolico e irresistibile e la voce leggendaria di Morrison a gettare benzina sul fuoco. “Sono entrato in con- tatto con il blues quando ero molto piccolo” racconta il cantante, “la cosa che amo di questo genere è che non devi esaminarlo, solo suonarlo. Non ho mai analizzato troppo la mia musica, la compongo e basta: è questo il modo in cui funziona il blues, è un’attitudine. Sono lieto di aver incontrato i più grandi: John Lee Hooker, Bo Diddley, Jimmy Witherspoon, Little Walter e Mose Allison. Li ho frequentati e ho assorbito ciò che facevano. Erano senza un grosso ego e mi hanno insegnato moltissimo”.
OLTRE AI CLASSICI fi rm at i John Lee Hooker ( Dimples), Sam Cooke ( Laughin’ And Clowin’) e Salomon Burke ( Gotta Get You Off My Mind), ci sono sei nuove composizioni di Morrison: “È stato molto importante per me tornare a lavorare su nuovi brani, almeno tanto quanto lo è stato misurarmi con il blues che mi è sempre stato di grande ispirazione. Comporre musica è il mio lavoro, ma è l’opportunità di collaborare con grandi musicisti che lo rende ancora più piacevole”. Nel nuovo album l’artista collabora nuovamente con il polistrumentista Joey DeFrancesco e la sua band: Dan Wilson alla chitarra, Michael Ode alla batteria e Troy Roberts al sassofono tenore. Delle nuo-
TRA COVER E INEDITI “Questa musica non va esaminata o analizzata, va solo composta e suonata. Ancora meglio se con i più grandi artisti”