Salvini, annullata l’elezione in Calabria: cambierà collegio
Ll voto del 4 marzo La Giunta di Palazzo Madama rileva “irregolarità” nei conteggi che hanno assegnato lo scranno al leader anziché a Forza Italia
Eora Cinzia Bonfrisco della Lega rischia il posto al Senato. Per l’effetto domino determinato dalla cancellazione del seggio scattato a favore di Matteo Salvini nel collegio Calabria 1. Il popolo del Carroccio stia comunque sereno: il “Capitano” non rimarrà fuori da Palazzo Madama, ma sarà solo costretto a trasmigrare come senatore eletto nella Regione Lazio. Dove il seggio è scattato a favore della Bonfrisco a cui ora non resta che incrociare le dita sperando che l’aula ribalti la decisione che si profila nella Giunta per le elezioni a Palazzo Madama. O, al peggio, che almeno venga assunta il più tardi possibile.
GLI UFFICI della Giunta hanno riesaminato 254 verbali delle sezioni calabresi che presentavano anomalie, come denunciato da Fulvia Michela Caligiuri che il 4 marzo scorso aveva visto sfumare la sua elezione al Senato nel listino proporzionale di Forza Italia. E che subito aveva fatto ricorso per segnalare il “notevole divario tra i voti risultanti dai verbali selezionati e quelli trascritti nel foglio di calcolo elettronico elaborati dall’ufficio elettorale regionale”; l’assegnazione “in via esclusiva alla Lega di alcuni voti in favore del solo candidato al collegio uninominale”, “diversi errori di calcolo e di tra- scrizione” che avevano determinato “la mancata assegnazione di voti a Forza Italia”.
“Ricorso dettagliatissimo, peraltro: i numeri sono numeri” dice il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, relatore in Giunta della pratica Salvini. In base alle verifiche effettuate dagli uffici del Senato, le irregolarità registrate in Calabria hanno inciso sulla corretta attribuzione a Forza Italia dei voti necessari (poco meno di 3000) necessari all’assegnazione di un ulteriore seggio alla stessa lista forzista all’interno del collegio medesimo: irregolarità che, insomma, hanno inciso sulla ripartizione dei voti tra le liste della coalizione di centrodestra. In questo meccanismo assi complicato di resti, conti che non tornano e poltrone che ballano, per Salvini non cambia nulla: semplicemente non potrà più fregiarsi dell’onore di essere stato eletto in terra di Calabria. Per lui nessun rischio di rimanere fuori da Palazzo Madama come invece sarebbe accaduto con la legge elettorale precedente, in base alla quale spettava al candidato eletto in più collegi optare per l’uno o l’altro collegio di elezione: una volta fatta la scelta, in caso di irregolarità, il senatore perdeva semplicemente lo scranno perché nel frattempo i seggi vacanti erano attribuiti definitivamente ad altri candidati dello stesso partito.
Ora, in base al nuovo meccanismo, siccome il seggio scatta automaticamente dove la lista ha ottenuto la mi- nore cifra elettorale percentuale, le irregolarità determinano la semplice “emigrazione” in un altro collegio. Quale nel caso di Salvini? Il ‘Capitano’ leghista è risultato eletto pure nel Lazio, In Liguria e in Lombardia dove, nel frattempo, per effetto della sua proclamazione provvisoria come senatore calabrese, gli sono subentrati, i candidati che lo seguivano progressivamente in lista. Ma nel caso del Lazio dove la Lega ha conseguito la seconda percentuale minore dopo la Calabria, il subentro sarà stato solo provvisorio: un disastro per Cinzia Bonfrisco, proclamata proprio lì.
MA MENTREla forzista Fulvia Michela Caligiuri che ha fatto ricorso scalpita per fare ingresso a Palazzo, Bonfrisco, almeno per ora potrà dormire sonni sereni. “La surroga è un iter molto lungo che richiederà un’istruttoria approfondita in Giunta. Poi sarà comunque l’aula, che è sovrana, a dire l’ultima parola”, spiega Balboni che ricorda in particolare un precedente. “In un caso nel 2001 per determinare il subentro di un parlamentare a un altro ci vollero 2 o 3 anni”. Campa cavallo.
Le verifiche
“Tremila schede in meno”. Se confermato una senatrice del Lazio lascerà il posto al capo Notevole divario tra i voti risultanti dai verbali selezionati e quelli trascritti, assegnati alla Lega alcuni voti in favore del solo candidato al collegio uninominale, diversi errori di calcolo e di trascrizione
IL RICORSO DEI FORZISTI