Il Fatto Quotidiano

Grillo, una festa a Roma “per ricreare la sintonia”

Si lavora a un evento a metà dicembre, in cui il fondatore del M5S incontrerà eletti e ministri per fare il punto sulla situazione politica

- » LUCA DE CAROLIS

La

festa per farlo tornare, a un soffio dal Natale. Tra i suoi parlamenta­ri, dentro il suo Movimento, che da mesi osserva a distanza come un padre emigrato altrove: spesso in ansia, talvolta perplesso.

Ora che con la Lega è duello quotidiano e l’Europa dei Palazzi non pare più il primo dei nemici, nella pancia del M5S si riparla di Beppe Grillo. E di un evento per riaverlo a Roma, a metà dicembre. Anche per non dimenticar­si di lui, del fondatore che non è più il capo, perché ora a comandare secondo Statuto è Luigi Di Maio. Ma che resta pur sempre il garante e soprattutt­o la carta d’identità del Movimento che ora governa ma sente di aver perso un discreto pezzo di identità, tra concession­i al Carroccio nel nome del contratto di governo e battaglie archiviate in fretta (vedi il Tap). Così per alcuni c’è ancora bisogno del garante, come balsamo per lenire contraddiz­ioni ed errori. Nonostante il pasticcio dello scorso ottobre, nella festa del Movimento al Circo Massimo, dove Grillo la combinò abbastanza grossa dal microfono: “Il capo dello Stato ha troppi poteri, e questo non è più in linea con il nostro modo di pensare”.

E il M5S passò il resto della domenica a smentire e a precisare che “abbiamo piena fiducia in Mattarella”. Quasi due mesi dopo, il fondatore potrebbe riapparire a Roma nella sua consueta base, l’hotel che si affaccia sui Fori Imperiali. E l’occasione sarebbe un evento previsto tra il 15 e il 18 dicembre, una sorta di festa in cui Grillo incontrere­bbe parlamenta­ri e ministri. “Una serata per rimettere in sintonia Beppe con molti dei nostri” riassume un veterano. Ossia per far sentire al fondatore che il M5S non è diventato una creatura per lui lontana, aliena.

PERÒ È EVIDENTE che la calata romana di Grillo, se confermata (il fondatore è volubile, lo sanno tutti) servirebbe anche per ridare un po’ di verve e spirito di squadra agli eletti. “Dobbiamo ripartire” è il senso di tanti discorsi che echeggiano dentro le Camere. E per riuscirci bisogna recuperare terreno nei confronti della Lega, a cui quasi tutti sentono di aver sacrificat­o troppo, se non nella sostanza dei provvedime­nti quanto meno a livello di immagine pubblica. E quel distacco di quasi nove punti nei sondaggi con il Carroccio racconta che c’è molto di vero, nella paura diffusa. Per renderla meno opprimente, potrebbe servire anche un Grillo

Tra poltrone e tv

Il garante sostiene Minenna in Consob ed è in ansia per il caso sul padre di Di Maio

pre-natalizio. Anche se il garante non era e non è affatto antipatizz­ante nei confronti del Carroccio. Anzi, raccontano che sia molto incuriosit­o da Matteo Salvini. Però non c’è solo la teoria, quando si parla del fondatore: che cerca di farsi sentire, su certe nomine. Per esempio, è tra i fautori di Marcello Minenna alla guida della Consob. E non solo. Nelle ultime ore ha manifestat­o la sua “amarezza” per i servizi de Le Iene sul padre di Di Maio. Perché non sarà più il capo. Ma i 5telle fanno pur sempre rima con Grillo.

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LaPresse Passo di lato Il fondatore del M5S Beppe Grillo

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