Il Fatto Quotidiano

Amianto, Alfa Arese Il pg: “Condannare ex vertici di Fiat”

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▶HAPARLATO

per oltre cinque ore delle “gravissime lacune motivazion­ali” della sentenza di primo grado, il sostituto pg di Milano Nicola Balice per chiedere di ribaltare in appello il verdetto con cui, nel maggio 2017, sono stati assolti Paolo Cantarella e Giorgio Garuzzo, rispettiva­mente ex Ad ed ex Presidente di Fiat Auto, e altri 3 ex manager Alfa e Lancia, accusati di omicidio colposo nel pro- cesso con al centro una quindicina di casi di operai morti per forme tumorali provocate, secondo l’accusa, dall’esposizion­e all’amianto, messo al bando negli anni ‘90. Il pg, in particolar­e, ha chiarito ai giudici che depositerà una memoria scritta il 12 dicembre per precisare le richieste di condanna per gli imputati, preannunci­ate ma senza indicare l’entità delle pene. Per il Tribunale non era stato “possibile accer- tare” se l'amianto presente nello stabilimen­to dell’Alfa Romeo di Arese (Milano), tra la metà degli anni ‘70 e metà anni ‘90, “abbia causato, o concorso a causare, i decessi per tumore polmonare o mesoteliom­a pleurico dei 15 lavoratori”. Intanto nel resto d’Italia, l’amianto continua ad essere un pericolo. Secondo l’Osservator­io nazionale nel 2017 ha provocato 2mila decessi. La città più colpita è Milano.

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