Furbetti del badge: blitz della Finanza, indagate 42 persone
▶QUATTROCENTO ORE di “buco” accumulate da 42 dipendenti dell'assessorato regionale alla Sanità di Palermo, che risultavano in ufficio quando in realtà non lo erano. Praticamente uno su cinque. Undici sono agli arresti domiciliari dopo il blitz degli uomini della Guardia di Finanza all'alba di ieri, ad altri undici è stato notificato l'obbligo di firma, per venti è partita la denuncia. Una complicità diffusa, “una prassi consolidata”, per la GdF: c'era chi non andava al lavoro e si faceva timbrare il cartellino da un collega, c'era chi manometteva i dati nei tre computer dove si segnavano le presenze, falsificandole. Una coppia di genitori si era accordata così: il marito portava e andava a riprendere la figlia da scuola mentre la moglie passava il suo badge, fa- cendolo risultare presente. L’indagine è partita nel 2016, dopo diverse segnalazioni al 117 (il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza) da parte della moglie di uno dei dipendenti dell’assessorato, indispettita dalle assenze del marito. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false accettazioni e certificazioni.