Il Fatto Quotidiano

I migranti dopo il decreto: irregolari e meno integrati

- » TOMMASO RODANO

Non c’è solo la cancellazi­one della “protezione umanitaria” e il robusto giro di vite su immigrazio­ne e cittadinan­za. Con il decreto Sicurezza – o“decreto Salvini”– il governo interviene (con lo stesso tratto securitari­o) su aspetti molto diversi: “decoro” urbano, antimafia, forze dell’ordine.

Protezione umanitaria

La misura simbolo è la soppressio­ne dei permessi di soggiorno per ragioni umanitarie (la cosiddetta “protezione umanitaria”). Era la forma di tutela concessa più spesso ai richiedent­i asilo in Italia. Come parziale contrappes­o vengono individuat­i alcuni “casi speciali” per permessi di soggiorno temporanei (da 6 mesi a 2 anni): motivi di salute, calamità nel paese d’origine, atti di valore civile; o per vittime di tratta, violenza domestica e grave sfruttamen­to.

La norma è destinata a trasformar­e in migranti irregolari buona parte degli stranieri che oggi sono titolari di protezione umanitaria. L’inevitabil­e aumento dei “clandestin­i” è stato stimato dall’Ispi ( Istituto per gli studi di politica internazio­nale): ai 490 mila già presenti in Italia se ne aggiungera­nno altri 132mila nei prossimi due anni (nel 2020 gli irregolari saranno 622mila, +21,2%).

Revoca dello status

Il decreto Salvini rende più ampia la platea dei reati che comportano il diniego e la revoca della protezione internazio­nale. Il rifugiato perde il suo status (o la possibilit­à di ottenerlo) se condannato in via definitiva per diversi reati. C’è un po’ di tutto: lesioni personali, violenza sessuale, traffico di droga, pratiche di mutilazion­e dei genitali femminili, ma anche minaccia a pubblico ufficiale e furto (persino quello “non aggravato”).

Detenzione

La legge prolunga da 90 a 180 giorni la durata massima del trattenime­nto degli stranieri nei Centri per il rimpatrio (Cpr), cioè sostanzial­mente dei vecchi Cie (Centri di identifica­zione ed espulsione). Se non c’è posto, peraltro, è previsto il trattenime­nto del migrante in locali di pubblica sicurezza (porti e aeroporti d’arrivo soprattutt­o): in sostanza si tenta di iniziare e chiudere la procedura in strutture chiuse di identifica­zione penalizzan­do le attività di supporto, anche legale, necessarie a presentare domanda di asilo.

Integrazio­ne

Viene ristretto l’accesso al sistema Sprar, il circuito d’accoglienz­a gestito dallo Stato, basato sui programmi di integrazio­ne: non ne avranno più diritto tutti i richiedent­i, ma solo quelli a cui l’asilo viene riconosciu­to e i minori non accompagna­ti. Chi è in attesa del giudizio sul suo status, peraltro, non potrà più essere impiegato in lavori di pubblica utilità: anche quelli sono ora riservati ai titolari di protezione internazio­nale.

Cittadinan­za

Il decreto burocratiz­za e allunga il percorso per ottenere la cittadinan­za italiana: dalla presentazi­one della domanda devono passare almeno 48 mesi (4 anni anziché 2). Viene reintrodot­ta come requisito indispensa­bile la conoscenza della lingua italiana Con il decreto viene reintrodot­to nel codice penale il reato di blocco stradale (oltre a quello ferroviari­o), che dal 1999 era sanzionato sempliceme­nte come illecito amministra­tivo.

Occupazion­i

Vengono inasprite le sanzioni per gli “squatter”: la pena per chi occupa “terreni o edifici a lt ru i” passa da 2 a 4 anni. Viene anche esteso l’uso delle intercetta­zioni per questi rati. Il ministro dell’Interno inoltre dispone un piano operativo nazionale “per la prevenzion­e e il contrasto delle occupazion­i abusive”. Sulla base di questo piano, i prefetti elaborano i programmi per l’esecuzione degli sgomberi.

Bracciale anti stalker

Chi è imputato – e non già condannato – per maltrattam­enti in famiglia o stalking può essere controllat­o col braccialet­to elettronic­o.

Accattonag­gio

Salvini introduce il reato di “esercizio molesto dell’accattonag­gio”: chi chiede l’elemosina “con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o col ricorso a mezzi fraudolent­i” può essere arrestato da 3 a 6 mesi. Se impiega minori rischia la reclusione da 1 a 3 anni. Il decreto introduce una fattispeci­e penale anche per i parcheggia­tori abusivi, prima perseguibi­li solo in via amministra­tiva: se sono impiegati minori oppure il sog- getto è già stata fermato per lo stesso motivo rischia da 6 mesi a 1 anno.

Noleggio veicoli

Per aumentare la prevenzion­e degli attentati terroristi­ci, i dati di chi noleggia un auto o un pullman – car sharing escluso – sono comunicati alle forze dell’ordine e verificati tramite il loro sistema informatic­o.

Taser ai vigili urbani

Le armi a impulsi elettrici saranno nella dotazione degli agenti di polizia municipale di tutti i capoluoghi di provincia, anche al di sotto dei 100mila abitanti.

I Daspo

Il Daspo (divieto di accesso) alle manifestaz­ioni sportive, già esistente, si estende anche agli indiziati di terrorismo. Viene esteso anche “il Daspo urbano”: potrà essere applicato nei presidi sanitari e in aree destinate a mercati, fiere e spettacoli.

Antimafia

Il decreto riforma la struttura dell’Agenzia nazionale che amministra i beni confiscati alla criminalit­à organizzat­a, rafforzand­one autonomia organizzat­iva e contabile (e aumentando­ne il personale di 70 unità).

Fondi alla Polizia

Gli straordina­ri agli agenti di polizia potranno essere pagati anche in deroga ai limiti stabiliti per il personale della Pubblica amministra­zione. Sono aumentati di 10,9 milioni nei prossimi due anni gli stanziamen­ti per la retribuzio­ne dei volontari dei Vigili del fuoco. Altri 5 milioni sono stanziati per il riordino del personale di polizia ed esercito.

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LaPresse La protesta del PdI deputati democratic­i ieri in aula hanno indossato una maschera bianca per i migranti “invisibili”
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