Solinas e la Lega: liste pulite (ma solo un po’)
In corsa con l’uomo di Salvini sull’isola, tanti politici nei guai con la giustizia
“Non fatemi commentare fatti e persone che non conosco”. Dopo lo stupore iniziale, aveva reagito prontamente il ministro dell’Interno Salvini al termine del congresso del Partito Sardo d’Azione, a Cagliari una settimana fa durante la conferenza stampa col riconfermato segretario Cristian Solinas nonché candidato in pectore della Lega in Sardegna. Non era sfuggita ai giornalisti la presenza, tra i dirigenti sardisti schierati alle spalle del ministro, del consigliere regionale Giovanni Satta, che nel 2016 era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Cagliari, per un presunto le- game con una banda di trafficanti di droga italiani e albanesi e tutt’ora sotto processo per quella vicenda. Satta, che proprio negli stessi giorni avrebbe dovuto presentarsi in udienza (rinviata a causa di uno sciopero) ha poi fatto pubblica ammenda riconoscendo l’inopportunità della sua presenza al fianco del ministro: “Una persona per bene, che stimo e a cui non intendevo creare imbarazzo”. Il punto è che fra gli alleati che sostengono la lista di “Solinas presidente” il caso di Satta non è affatto isolato, Anzi. La candidatura del giovane segretario del Psd’Az nata sotto gli auspici di rigorosa “trasparenza” e“liste pulite” da parte della Lega, azionista di mag- gioranza dell’operazione, rischia alla prova dei numeri di dover fare i conti con l’eterno trasformismo delle lobbies politiche locali. Politici di lungo corso, i cui nomi figurano all’interno di diverse inchieste nell’isola e che sull’operazione Solinas hanno puntato, da tempo, le loro fiches più pesanti.
UNO DEI PRINCIPALI REGISTI dell’operazione è lo storico leader dell’Udc Giorgio Oppi, 78 anni, 7 legislature in Consiglio Regionale e alleato del Pd tre mesi fa alle comunali di Iglesias, nel Sulcis. A marzo era stato rinviato a giudizio per peculato insieme ad altri nell’ambito dell’udienza preliminare sui fondi ai gruppi nella legislatura 2004-2009. Per lo stesso reato è indagato nell’inchiesta Geo& Geo ai danni dell’Igea, società in house della Regione Sardegna che gestisce la messa in sicurezza delle aree minerarie. Oppi farà lista comune con Mario Floris, 81 anni, 8 legislature, condan- nato in primo grado a 4 anni e sei mesi per peculato, sospeso e poi reintegrato in Consiglio Regionale per decadenza dei termini della legge Severino. Proprio Floris è il mentore di Solinas, allevato nel suo vivaio e da lui in passato indicato alla presidenza dell’Ente Sviluppo Agricolo della Sardegna. Del gruppo di sostegno farebbe parte anche Ugo Cappellacci, ex governatore sardo, condannato in primo grado a due anni e sei mesi per il crac della Sept Italia, con l’accusa di bancarotta. Altro che trasparenza: pur di incassare consensi, la Lega in Sardegna sarebbe pronta a fare come alle scorse regionali in Sicilia: dentro tutti, poi si vedrà.