I reati calano ancora, ma non la paura
Secondo le rilevazioni Istat furti e rapine sono in costante diminuzione
I membri del gruppo Facebook “Io sto con Fredy” sono già migliaia. Così come i messaggi di sostegno pubblicati sulla pagina personale di Fredy Pacini, l’imprenditore 57 enne che ieri ha sparato al ladro introdottosi nella sua azienda, uccidendolo.
IL MOLTIPLICATORE d el l e manifestazioni di supporto morale è spesso l’a ll ar me sociale, alimentato a sua volta dal diffondersi di notizie di furti e rapine, soprattutto quando consumati in abitazioni e attività commerciali. Ma gli ultimi dati Istat relativi ai delitti denunciati dalle Forze d el l’Ordine all’Au t or it à giudiziaria descrivono un quadro non propriamente in linea con la percezione di insicurezza diffusa.
I furti in abitazione segnalati alle autorità nel 2017 sono 195.824, contro i 251.422 del 2013. Il calo è di quasi 56 mila unità. Anche i furti in esercizi commerciali sono diminuiti di circa 14.500 unità negli ultimi 4 anni. Così come le rapine: quelle in abitazione sono 1.320 in meno, e quelle in esercizi commerciali sono passate dalle 6.865 del 2013 alle 4.517 dello scorso anno. Secondo i ricercatori dell’Istat, anche il “sommerso”, ossia il non denunciato, ha un andamento simile a quello relativo alle statistiche di polizia.
E il dato è consolidato. L’innalzamento rilevato negli anni 2008 – 2010 si spiegherebbe “soltanto” con la crisi economica, che ha alimentato il substrato sociale alla base di azioni aggressive del patrimonio. Lo scollamento tra il reale e il percepito deriverebbe poi dal “gioco politico e dal risalto mediatico dato ad alcune notizie”.
FURTI e rapine sono una realtà ma “la percezione dell’insicurezza aumenta perché sembra sempre che certe storie di cronaca ci riguardino, che possano toccarci da vicino. In alcune aree peraltro la percezione è migliorata, la preoccupazione è diminuita. I cittadini, se fanno attenzione ai dati reali, sono in grado di non farsi coinvolgere dall’i nquietudine generale”.