“Viperetta” è nei guai Sequestrati 2,6 milioni
Ferrero, patron Samp, indagato per autoriciclaggio e appropriazione indebita
Così Massimo Ferrero, “viperetta” (cit. Monica Vitti), produttore e distributore di film, proprietario di decine di cinema a Roma, “primo esportatore di caciotte negli Stati Uniti”, patron per caso della Sampdoria, che ha patteggiato una condanna a venti mesi per bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della compagnia aerea Livingston, è nei guai per il pallone. Il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro di 2,6 milioni di euro contro la Samp, lo stesso Ferrero e altri cinque indagati, tra cui la figlia Vanessa, il nipote Giorgio e la compagna Manuela, in un’inchiesta – denominata “Fuorigioco ”– per truffa, autoriciclaggio, appropriazione indebita, emissione e utilizzo di fatture false, impiego di denaro o utilità di provenienza illecita.
QUANDO la famiglia Garrone – quelli del petrolio, di Erg – hanno scelto il romano col “core romanista” per liberarsi di un club che brucia milioni di euro all’an no , Ferrero ha sventolato la viscerale passione per il cinema – fu giovane attore e poi collaboratore di pluridecorati registi, Fellini, Comencini, Monicelli, Moretti – e dunque ha premesso: “Vengo da un mondo spettacolare. Io non faccio lo stadio, faccio fiction”. Il protagonista di questa vicenda, suo malgrado, è il calciatore Pedro Mba Obiang Avomo, origini africane e passaporto spagnolo, conosciuto col nome di Pedro Obiang, un mediano con un fisico robusto e una discreta visione di gioco. È pure nipote di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, il padrone della Guinea equatoriale, il presidente in carica più longevo d’A- frica, cioè dal colpo di Stato del ‘79.
Cresciuto con la maglia blucerchiata addosso, dopo sette anni, il classe ‘92 Obiang viene ceduto agli inglesi del West Ham per 2,5 milioni di euro. Nel giro di tre mesi, dal 18 giugno 2015, la Sampdoria salda più fatture – come ha ricostruito la Guardia di Finanza – per un importo di 1,159 milioni a Vici srl di Vanessa Ferrero per dei “lavori a Bogliasco”, il centro sportivo dove si allenano le squadre doriane. Un’operazione che crea anche un illegittimo vantaggio fiscale. Vici gira poi oltre 800.000 euro a Farvem Real Estate di Ferrero per chiudere una transazione con la Livingston.
Con altri 100.000 euro Vici – precisa il gip Antonella Minnuti – ha risolto un debito con Equitalia di una azienda del gruppo Ferrero. E col bonifico di 122.000 euro, incassato dalla Samp nell’agosto del 2015, Vici ha foraggiato la pellicola Le frise ignoranti attraverso la Film 9 e la V Production. Chiosa il Gip: “È evidente che la Vici srl è stata utilizzata da Ferrero quale scher- mo societario al fine di drenare risorse economiche dalla Sampdoria, per complessivi 1,159 milioni di euro, allo scopo di impiegarle – per motivi estranei alle finalità sociali – principalmente per sanare una pregressa esposizione debitoria di un’altra realtà del gruppo”.
LA FINANZAha scoperto anche finte controversie di lavoro che hanno portato a cinque diversi accordi per un totale di mezzo milione di euro, soldi usati per comprare un immobile di pregio a Firenze.
Lo scaltro Antonio Romei, l’avvocato che gestisce la Samp per conto di Ferrero e lo rappresenta nel palazzo (Figc, Lega), ha subito rassicurato i tifosi con le solite frasi di circostanza che ignorano l’esuberanza di Viperetta: “Non succede niente al club, fatti vecchi. Ferrero è tranquillo” (la Procura federale, però, ha aperto un fascicolo).
In realtà, da un po’ di tempo, il tranquillo Ferrero racconta che sta per vendere la Samp. Che basta, che noia e, adesso, è finito in “fuorigioco”. Chissà, potrebbe tornare Edoardo Garrone. La strada è breve, non l’ha mica dimenticata. Anzi.
L’indagine
Avrebbe sottratto risorse al club, ma ora dice di voler vendere Si muove anche la Figc