Il Fatto Quotidiano

Dalla Prima

- » MARCO TRAVAGLIO

Ma

non ce l’abbiamo perché chi ha governato negli ultimi anni s’è ben guardato dal farne una.

3) L’“accordo sui 49 milioni” rubati dalla Lega non è una legge, ma una transazion­e con la Procura di Genova, che le ha generosame­nte concesso di restituire il maltolto in comode rate da 600 mila euro l’anno per 76 anni.

4) La “querela solo per Bossi” è un nonsense, frutto di un refuso o di una gigantesca confusione mentale (ne vedremo fra poco il motivo). Renzi voleva dire “querela solo per Belsito e non per Bossi”. Salvini, infatti, nel processo milanese d’appello contro l’ex segretario e l’ex tesoriere della Lega per appropriaz­ione indebita di una parte dei 49 milioni, ha deciso di querelare solo Belsito e solo per i reati commessi in proprio: nessuna querela invece per Bossi sulle appropriaz­ioni indebite contestate a lui solo, né per il duo Bossi- Belsito per quelle contestate a entrambi. Così Bossi verrà assolto per assenza di querela, mentre Belsito rischia una nuova condanna, ma solo per i capi d’imputazion­e per cui Salvini l’ha querelato (in quel caso avrà un forte sconto di pena). Renzi non spiega come mai Bossi e Belsito siano stati condannati in Tribunale nel 2017 per tutte quelle appropriaz­ioni indebite senza che la Lega li avesse querelati. E per forza: non può. Altrimenti dovrebbe confessare che l’unica vera legge ad personam del suo ridicolo elenco non l’ha fatta Salvini: l’ha fatta il Pd.

È il decreto 36 del 10.4.2018 del governo Gentiloni (già dimissiona­rio dopo le elezioni e in carica per gli affari correnti), che ha abolito la procedibil­ità d’ufficio per l’appropriaz­ione indebita. Da allora quel reato è processabi­le solo se le vittime querelano gl’indagati. Guardacaso la Procura di Firenze aveva appena inquisito il cognato di Renzi, Andrea Conticini, e i suoi fratelli Alessandro e Luca: il primo per riciclaggi­o, gli altri due per appropriaz­ione indebita. Secondo i pm, 6,6 milioni di dollari che l’Unicef, Fondazione Pulitzer e altre onlus americane e australian­e credevano di devolvere ai bimbi africani sarebbero finiti in conti bancari personali riconducib­ili al terzetto. Appena entrato in vigore il decreto, i pm fiorentini hanno scritto a Unicef &C. per sollecitar­li a sporgere querela: altrimenti, con le nuove regole, il processo sarebbe morto lì e addio soldi. Ma nessuno lo fa, rinunciand­o inspiegabi­lmente al maltolto: il processo non partirà neppure. E questo a causa del decreto ad cognatum del Pd che, naturalmen­te, si applica a tutti i processi per appropriaz­ione indebita. Compreso quello ai leghisti per i soldi rubati. Così anche Bossi e in parte Belsito si salveranno grazie alla simpatica joint venture Pd-Salvini: il Pd fa la legge ad cognatum e Salvini, con la querela chirurgica, la trasforma in legge ad Umbertum. “Amici – conclude Renzi nel suo delirio – lo dico forte: la sinistra che sta zitta su Salvini dovrebbe chiedere scusa a Berlusconi”. Invece lui che sta zitto sul decreto ad cognatum del Pd non chiede scusa a nessuno. Anzi Bossi, Belsito e i Conticini lo ringrazian­o sentitamen­te. E quel pischello di Silvio è fiero di lui.

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