Il Fatto Quotidiano

Bonsanti: “Mai riabilitar­e B.”

Sandra Bonsanti “Assurdo ripartire da quelle rovine. L’ex Cavaliere ha segnato l’inizio della devastazio­ne dei nostri valori costituzio­nali”

- » SILVIA TRUZZI

“Il guaio è che tutto comincia con Berlusconi!”: Sandra Bonsanti, giornalist­a, presidente emerito di Libertà e giustizia, non ha un momento di esitazione quando le domandiamo che pensa delle scuse che dovremmo fare all’ex Cavaliere. “Renzi è disperato, non ha più niente intorno perché lui stesso ha fatto terra bruciata. Ma non può pensare di pulirsi la coscienza dicendo che bisogna chiedere scusa: Berlusconi è il baco primario dentro la democrazia italiana. Berlusconi – di cui Craxi è stato il presuppost­o – ha corroso dall’interno la democrazia italiana”.

Lei scrisse una lettera a Renzi, quando era sindaco di Firenze, per la sua “fuitina” ad Arcore. Correva l’ anno 2010.

E lui si prese ben due pagine dell’edizione fiorentina di Repubblica per rispondere! Andò a mangiare da Berlusconi, e di nascosto. Io volevo sapere da che parte stava. E lui rispose con quei toni un po’ veltronian­i, sostenendo che non bisognava demonizzar­e l’avversario... Ma già il fatto che da sindaco avesse fatto il pellegrina­ggio ad Arcore era uno strappo per me, e per molti, inaudito. Tra l’altro: furono costretti ad ammetterlo perché scoperti, altrimenti non l’avrebbe nemmeno detto.

Un pranzo-antipasto di Nazareno.

Sì, ai tempi c’era Verdini a fare da sensale. Ora mi sembra che abbia troppi guai per aiutare qualcuno. Ma Berlusconi è stato, e lo era già stato in quel momento, l’inizio di una corrosione di valori fondanti, sia da un punto di vista della legalità che del costume costituzio­nale. Che ora Renzi pensi di potersi rivolgere a lui, cioè alla radice di quello a cui stiamo assistendo ora, è incredibil­e. Viviamo una situazione pessima, ma che certo non si risolve con una riabilitaz­ione di Berlusconi o peggio, rispolvera­ndo l’intesa del Nazareno. Vuol dire non aver capito nulla della deriva costituzio­nale che ha subito l’Italia. La prima riforma costituzio­nale – non dimentichi­amolo – bocciata con il referendum del 2006 era del governo Berlusconi.

Cosa teme?

A me quel che accade nel Pd interessa fino a un certo punto. Ma vedo che sono in panne: non riescono a fare un congresso, non riescono a fare delle primarie. Questo appello fa supporre che se Renzi potesse, magari con l’ipotetico nuovo partito nato dai ‘comitati civici’, riallaccer­ebbe i rapporti con Berlusconi senza

farsi troppi scrupoli. Temo una saldatura, più o meno alla luce del sole. Renzi, a proposito delle leggi

ad personam, ha tirato in ballo “Ruby nipote di Mubarack”. Pagina umiliante per il Parlamento che si prestò, ma le leggi ad personam furono ben altra cosa…

Sono stati anni in cui noi di Libertà e giustizia tenevamo il conto, giorno per giorno, degli scempi alla cultura della legalità. Non c’è niente, niente!, da recuperare di quel periodo. Se questo Paese ha una speranza di risorgere non è certo da quelle rovine. È un incubo, senza alcuna logica. È un’idea di Renzi, nutrita dalla sua grande arroganza. Basta vedere il modo in cui ha liquidato il lucido intervento su Repub

blica di Gustavo Zagrebelsk­y: ‘Si è svegliato’, ha detto l’ex premier.

C’è un grosso problema, però, nell’area progressis­ta se lo scrittore Sandro Veronesi ha detto a Circo Massimo:

“Se mi chiedete di firmare per far tornare Berlusconi e il suo governo domani, io firmo col sangue. Era arrogante, con il conflitto di interessi, ma sapeva qualcosa del mondo. Sapeva che stava trasgreden­do le etichette quando prendeva in giro la Merkel. Questi non sanno quello che fanno”. Certo che c’è un problema. L’opposizion­e a Salvini bisogna che ci sia, e che sia solida. Non solo per il decreto Sicurezza. Vedremo che cosa farà il presidente Mattarella, ma a me fa molta paura la vicinanza della Lega con la destra di CasaPound: qualcosa di non detto nei progetti della Lega c’è. Attenzione: è tutta l’Europa che va verso il fascismo. La grande disperazio­ne dell’area progressis­ta è che non si rico- nosce nel M5S e in quell’idea di democrazia diretta. Questo non significa affatto che sia giusto riabilitar­e B: la sentenza sulla trattativa Stato-mafia ha messo nero su bianco come l’anti Stato volesse l’arrivo di Berlusconi e dei personaggi di

cui si circondava. Mi preme aggiungere un’ultima cosa. Prego.

Non dimentichi­amoci che Berlusconi ha tenuto a battesimo gli attacchi alla stampa. Anche la Dc ci attaccava, anche Craxi, ma con Berlusconi sono diventati purghe. E pure con Renzi. Anche oggi c’è un inquietant­e atteggiame­nto d’intolleran­za, con minacce di leggi che possono mettere a rischio la libertà d’informazio­ne.

Non dimentichi­amo che Berlusconi tenne a battesimo attacchi alla stampa che divennero vere e proprie purghe

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