Delitto Regeni, Fico e Moavero contro il Cairo. Conte vedrà i pm
Dopo l’iniziativa del presidente della Camera, la Farnesina convoca l’ambasciatore In forse la partecipazione italiana alla fiera delle armi al Cairo. Conte: “Vedrò i pm”
■ Il presidente della Camera vuole “interrompere le relazioni col Parlamento egiziano”. Il ministro degli Esteri sfida Al Sisi e mette in discussione la partecipazione all’Egypt Defence Expo. Il premier avalla
Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milane
si, ha formalmente convocato ieri alla Farnesina l’ambasciatore dell’Egitto in Italia, Hisham Badr, “pe r sollecitare le autorità egiziane ad agire rapidamente al fine di rispettare l’impegno, assunto ai più alti livelli politici, di fare piena giustizia sul barbaro omicidio di Giulio Re
geni”. L’iniziativa è tra i “passi” più rilevanti che può fare un ministro degli Esteri. Dopo ci sono solo il richiamo dell’ambasciatore italiano e la rottura delle relazioni diplomatiche. In particolare, la dichiarazione della Farnesina insiste sugli impegni presi dall’Egitto “al più alto livello”, quindi a livello del presidente, il generale al Sisi da cui, si capisce, ci si aspettava di più. Ora, invece, “le notizie che sono emerse dagli ultimi incontri tra le due Procure sono molto deludenti rispetto alle rassicurazioni ricevute nei mesi scorsi”.
L’IN I Z IAT I VA di Moavero, quindi, è degna di nota soprattutto perché alle naturali prerogative di politica estera associa un risvolto interno. Il “passo” della Farnesina segue l’iniziativa, simbolica ma politicamente rumorosa, del presidente della Camera, Ro
berto Fico, di “sospendere ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano”. Tra i due sembra così es- serci un sottile gioco di rimando che va avanti da diversi giorni e su diversi piani. Fico non ha apprezzato la decisione di Matteo Salvini di forzare la mano sul Global compact, l’accordo Onu sulle migrazioni, costringendo il governo a non partecipare al vertice di Marrakech che si terrà il 10 dicembre. Scelta non gradita nemmeno dal ministro degli Esteri che, insie- me al premier, Giuseppe Conte, aveva dato garanzie a livello internazionale.
L’ASSE INEDITO, che ha però l’apprezzamento di Sergio Mattarella , sembra tornare anche sul caso Regeni in cui la Farnesina assume un posizionamento più deciso rispetto agli scorsi mesi, dovuto anche all’indagine della Procura di Roma e alla stessa iniziativa presa dal presidente della Camera. A essere coinvolto nel posizionamento è anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che, da Buenos Aires, dove partecipa al G20, ricorda che al Sisi ha sempre “ribadito la sua determinazione per raggiungere la verità”, ma dichiara di voler fissare “un incontro con la Procura per decidere il da farsi”.
“Il ministro Moavero – a ggiunge il comunicato della Farnesina – ha sottolineato come gli esiti della riunione svoltasi nei giorni scorsi a Il Cairo tra magistrati italiani ed egiziani abbiano determinato una forte inquietudine in Italia. Preso atto delle assicurazioni da parte dell’ambasciatore egiziano circa la volontà di proseguire la cooperazione giudiziaria tra le due Procure, il ministro Moavero ha espresso l’esigenza da parte italiana di vedere concreti sviluppi investigativi”. In altre parole, il messaggio all’Egitto e ai suoi più alti rappresentanti istituzionali è che il governo italia- no si aspettava di più. A riprova della serietà dell’iniziativa di Moavero c’è anche la disponibilità offerta a discutere della partecipazione delle aziende italiane alla fiera sugli armamenti in programma la prossima settimana al Cairo: “Le aziende hanno un loro ambito di autonomia, ne parleremo comunque a livello di governo appena rientra il premier dal G20”. Ma per il ministro degli Esteri “non c'è nessun paragone tra rapporti commerciali ed economici e la verità su un’uccisione così barbara, per noi questo rimane un punto fermo”.
Dall’ Egitto la risposta all’iniziativa di Fico da parte del Parlamento egiziano esprime“grande sorpresa” e“rammarico ”,“disapprovando” la decisione italiana presa“senza aspettare i risultati delle indagini”. Resta da vedere se il presidente al Sisi ascolterà i messaggi che arrivano dall’Italia oppure no. In tal caso, servirà qualche altro “passo”.
Seconda grana Prima lo stallo sul protocollo Onu sui migranti, ora la crisi diplomatica con l’Egitto