Pomigliano, quante faide a casa del capo
Le dimissioni di una consigliera e il doppio ruolo del fedelissimo
Gira
una indiscrezione tra Pomigliano d’Arco e il Transatlantico. E cioè che dietro le ‘soffiate’ su abusi, condoni, lavoro nero e capannoni ‘fantasma’ che hanno colpito il cuore della casa, dei parenti e dell’azienda di famiglia del vicepremier Luigi Di Maio, ci sia lo sgretolarsi del M5S locale tra le faide interne: una consigliera comunale, Maria Busiello, si è dimessa, chi doveva subentrare, Nunzia Sodano, ha rinunciato, sulle bacheche Facebook dei grillini pomiglianesi serpeggia malumore. La situazione di sbandamento avrebbe favorito le vendette contro il leader accusato di aver abbandonato il territorio. È il frutto del malcontento di chi è rimasto qui nei confronti di chi è riuscito ad andare a Roma, come Dario De Falco e Assia Montanino, rispettiva- mente capo della segreteria politica e capo della segreteria del ministro.
De Falco, in verità, a Pomigliano è anche consigliere comunale e lo è rimasto. Per lui si è derogato alla storica battaglia contro i doppi incarichi dei Cinque Stelle, e pazienza se questo soffoca le aspirazioni di altri che recla- mano spazio. De Falco è l’uomo che ha messo la faccia sulla battaglia contro l’i mpianto di compostaggio che dovrebbe nascere a Pomigliano grazie agli 11 milioni di euro di finanziamenti regionali che il sindaco Lello Russo (Forza Italia) è riuscito a farsi stanziare.
Per capire il clima che si re- spira nella città natale di Luigi Di Maio, basti pensare ai “motivi non personali” stampati sulla lettera di dimissioni di Busiello. Non personali, quindi politici.
LE SUE DIMISSIONI arrivano tre settimane dopo l’inchiesta di Repubblica che ha rivelato due notizie in sequenza: il vicepremier Di Maio è nato e cresciuto in una casa costruita dal nonno, abusiva e sanata col condono Nicolazzi del 1985; la consigliera Busiello vive in una ex casa colonica in zona Asi poi trasformata in residenza familiare, non molto lontano da dove dovrebbe sorgere l’impianto di compostaggio, le cui presunte difformità sono al vaglio della Procura.
Alla famiglia Di Maio è arrivata piena e totale solidarietà. Alla signora Busiello il gelo, con l’eccezione di qualche amico nel M5S tra cui Carminantonio Caprioli. Un altro attivista grillino, l’avvocato Giuseppe Gragnaniello, ha scritto sui social che queste dimissioni sono state “una deprivazione per la città di Pomigliano che pesa e peserà sulla coscienza di molti”.
Interpellato dal Fa t to , l’avvocato Gragnaniello ha aggiunto: “Peserà sulla coscienza di chi nei Cinque Stelle l’ha abbandonata al suo destino, Maria è vittima delle tante contraddizioni all’interno del Movimento e di un gruppo che ha perso ogni contatto con la realtà di Pomigliano”. Doveva subentrare in aula Nunzia Sodano. Ci ha rinunciato con queste motivazioni: “L’in cari co merita energie e tempo che non sento più di poter dedicare”. Traduzione: ho perso l’entusiasmo. A Pomigliano d’Arco, la patria del capo politico dei Cinque Stelle.