Il Fatto Quotidiano

Strano furto al reporter di Fanpage

Sacha Biazzo smascherò la corruzione sui rifiuti

- » VINCENZO IURILLO

Sono entrati dalla finestra della sala da pranzo, ritrovata completame­nte spalancata, senza forzare nulla. E hanno “visitato” la casa di Milano del giornalist­a Sacha Biazzo, il reporter che ha firmato per la testata web Fanpage la videoinchi­esta Bloody Money. E con questo titolo a fine mese uscirà in edicola con Il Fatto e in tutte le librerie il libro che racconta l’inchiesta sul sistema di corruttela che gira intorno agli appalti sul ciclo dei rifiuti. Sasha accompagna­va l’ex boss Nunzio Perrella negli incontri con politici e faccendier­i, tutto documentat­o con una telecamera nascosta.

I ladri sono entrati in azione in casa di Biazzo il 5 gennaio e hanno compiuto una azione mirata: non hanno toccato gli oggetti preziosi, hanno lasciato in un cassetto alcune perle, hanno ignorato una telecamera da 2.500 euro e un drone Maverick di grande valore, ma si sono portati via il personal computer del giornalist­a, un MacBook usato e malconcio, nonché due cellulari, uno zaino da spalla con dentro un orologio e una chiavetta per le operazioni di home banking. Un hard disk custodito nello zaino rubato, che conserva dati sensibili del cronista, è stato invece ritrovato sotto al letto.

Un lavoro da profession­isti, secondo la ricostruzi­one riportata nella denuncia alla polizia di Biazzo. I ladri hanno agito con comodo, dopo aver usato una cassettier­a a mo’ di barriera dietro la porta. Il giornalist­a si era allontanat­o da casa chiudendo regolarmen­te la porta d’i ngresso, ma quando è rientrato ha dovuto forzare il blocco e si è accorto quasi subito che qualcuno si era portato via qualcosa dal salotto e dalla camera da letto.

IL SOSPETTO, rilanciato dal vicepremie­r Luigi Di Maio in un post, è che il furto sia da mettere in relazione con alcune videoinchi­este ancora top secret su politica e corruzione, sulle quali la reda- zione di Fanpagesta lavorando da tempo e che potrebbero andare in onda nelle prossime settimane. “Un furto inquietant­e – sostiene il presidente della commission­e parlamenta­re antimafia Nicola Morra – e non si può escludere che quanto accaduto sia collegato a Bloody Money e nuove inchieste della testata. Ritengo necessario e doveroso che non cali l’attenzione su questa situazione, perché proprio quando cala il silenzio che cominciano le ritorsioni”. Già all’epoca di Bloody Money, primi mesi del 2018, ai giornalist­i di Fanpage successero cose strane. A febbraio scoppiò un incendio nell’edificio di Napoli dove viveva la cognata del diret- tore, Francesco Piccinini. Pochi giorni dopo, un altro incendio a Cava dei Tirreni devastò il bar dei genitori del reporter Carmine Benincasa. Le indagini non hanno finora appurato collegamen­ti tra questi episodi e i reportage della testata web.

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Il libro col “Fatto” Biazzo e Piccinini: “Bloody Money” uscirà a fine mese

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