Il Fatto Quotidiano

“Diritti umani? Basta con le guerre ideologich­e”

Pucciarell­i non vuole parlare di migranti nella commission­e (che si è riunita solo tre volte)

- » TOMMASO RODANO

“Teniamo

fuori di qui gli scontri ideologici”. Parola di Stefania Pucciarell­i, ultrà salviniana e presidente della commission­e Diritti umani del Senato. Pucciarell­i è donna notoriamen­te imparziale. Talmente scevra da condiziona­menti ideologici che qualche tempo fa si fece beccare a mettere un “like” alla modesta proposta di un suo amico Facebook: usare i “forni” per i migranti che pretendono un alloggio popolare.

Ora però Pucciarell­i è figura di garanzia: presiede que ll’organismo parlamenta­re che – per definizion­e – dovrebbe indagare sul rispetto dei diritti umani. C’è questione più urgente di quella dei 49 migranti trattenuti sulle navi a largo di Malta? A Pucciarell­i non interessa. Ieri ha risposto picche alla richiesta dei senatori del Pd di ascoltare urgentemen­te Giorgia Linardi, la portavoce dell’Ong Sea Watch. “La mia posizione – ha detto la presidente – è di tenerci fuori dagli scontri ideologici. Se ne occupino altre commission­i ”. Le sue idee al riguardo sono pubbliche (sempre su Facebook) e sono quelle di Matteo Salvini: “Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere do- vrebbe essere ancora una volta l’Italia. Basta ricatti. Io non cambio idea”.

LE QUESTIONI dei migranti – dice Pucciarell­i – non ci riguardano. Curiosità: e allora di cosa si è occupata allora, fino ad oggi, la commission­e straordina­ria per la tutela e la promozione dei diritti umani, presieduta dalla pasionaria leghista? Praticamen­te di nulla. il bottino è magro: dal 14 novembre 2018, giorno dell’elezione di Pucciarell­i, si è riunita ben tre volte; la prima per programmar­e i lavori, le altre due per iniziare una “indagine conoscitiv­a sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani in Italia”. Alla quale per ora si è lavorato piuttosto pigramente: solo due audizioni, l’11 e il 18 dicembre.

Nel primo incontro sono stati ascoltati Andrea Iacomini e Maria Fiasco di Unicef sul tema dei matrimoni precoci (Iacomini, peraltro, ha elogiato pubblicame­nte il lavoro svolto dall’Associazio­ne 21 luglio nella raccolta dei dati: è la stessa associazio­ne che ha denunciato Pucciarell­i per odio razziale dopo la gaffe sui forni). Nel secondo incontro è intervenut­a, sullo stesso argomento, la garante dell’infanzia Filomena Albano. Tutto qui: due ore di lavoro in due mesi (alle quali va aggiunta la meritoria visita della presidente e di alcuni senatori alla sezione Nido del carcere di Rebibbia il 6 gennaio).

L’importante, sostiene Pucciarell­i, è che i temi affrontati “non siano divisivi”. I diritti dei bambini italiani non lo sono, quelli degli stranieri sì.

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Ansa Ultrà Stefania Pucciarell­i presiede la commission­e Diritti umani

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