La voce di Catello Maresca “cattura” Zagaria
“Il giorno del giudizio”, l’arresto del boss camorrista raccontato dal pm che coordinò le indagini
La mattina del 7 dicembre 2011 via Mascagni a Casapesenna (Caserta) era tutto un brulicare di signore affacciate ai balconi che commentavano l’assedio al quartiere di centinaia di poliziotti e carabinieri. Le loro telefonate vengono intercettate. Si sente una donna esclamare: “S tamattina è il giorno del giudizio”.
La mattina del 7 dicembre 2011 è il giorno della cattura del superboss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria. Ed il racconto di come avvenne una delle più importanti operazioni antimafia della storia recente del Paese è diventata una docufiction in due puntate in onda stasera e domani alle 21.25 sul canale Nove. Il giorno del giudizio, di Giovanni Filippetto, prodotto da Nonpanic per Discovery Italia, è la storia fedele e minuziosa di come Zagaria fu preso e stanato nel bunker dove stava trascorrendo l’ultima parte dei suoi 17 anni di latitanza.
OFFERTA al telespettatore dall’io narrante di Catello Maresca, il pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che coordinò le indagini sulla cattura. “Quando mi è stato proposto di raccontare la storia di come prendemmo Zagaria – dice Maresca a Il Fatto Quotidiano – ho subito pensato che fosse l’occasione per raccontare i poliziotti, i carabinieri, i finanzieri, le donne e gli uomini coraggiosi che combattono tutti i giorni per la giustizia e la sicurezza dei cittadini, quasi sempre trascurati dalla cronaca, mentre troppo spesso il messaggio che arriva dai mass media viene mal interpretato da molti ragazzi che tendono a fare dei mafiosi modelli da imitare”.
Il documentario è infatti infarcito delle testimonianze di esponenti delle forze dell’ordine che lavorarono a braccetto coi magistrati. E non mancano i racconti di pm come Cesare Sirignano, Marco Del Gaudio e Franco Roberti, ex capo della direzioni nazionale antimafia, che descrivono l’intera rete del clan dei Casalesi.
Nella prima puntata si portano sullo schermo i luoghi chiave e le fasi cruciali d e l l’investigazione – in un contesto fatto di omertà, riciclaggio di denaro, racket e omicidi – con le intercettazioni ambientali e telefoniche originali e le immagini dei pedinamenti. E poi i depistaggi dietro la cattura del boss, che è riuscito a rimanere latitante per 17 lunghi anni.
“LA STORIAdella cattura è una storia di passione civile, – dice Maresca al Fatto – di sa- crificio e di attaccamento alla causa. È la storia della vittoria dello Stato sull’antistato, della giustizia sull’illegalità, della civiltà sulla brutalità mafiosa”. L'epilogo arriva il 7 dicembre 2011: “Per sempre – conclude il magistrato – ricorderò le prime parole pronunciate dal mio avversario, appena sconfitto: lo Stato ha vinto perché lo Stato vince sempre”.
Testimonianza La docufiction in due puntate andrà in onda stasera e domani alle 21.25 sul canale Nove