A., nata con una malformazione all’esofago, mangia per la prima volta a tre anni grazie ai medici
L’intervento al Regina Margherita
▶NON HA MAI POTUTO nutrirsi autonomamente prima. E non poteva neanche bere. Una malformazione all’esofago, chiamata atresia esofagea, le impediva di alimentarsi come tutti. Adesso, a tre anni compiuti, la piccola A. potrà finalmente mangiare. I chirurghi dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino sono infatti riusciti nell’intervento sperimentale di ricostruzione, avvenuto quasi un mese e mezzo fa. La bimba è ancora ricoverata nel reparto di rianimazione pediatrica, ma grazie al suo nuovo esofago sta lentamente imparando a masticare e inghiottire. Non è stata una vita facile quella di A. A soli due mesi le fu diagnosticata a Milano una stenosi esofagea, cioè un restringimento cicatriziale dell’esofago. I medici cercavano di riallargare il canale alimentare, ma si richiudeva. A. non ha mai potuto nutrirsi normalmente e questo le ha creato gravi problemi di crescita. In seguito è stata presa in carico a Torino, dove è stata alimentata grazie a un sondino introdotto dall’addome nello stomaco e poi ancora attraverso una cannula inserita in una vena.
NEL FRATTEMPO, però, la sua famiglia è dovuta andare in Francia per seguire le cure della sorellina di A., anche lei malata. La piccola ha avuto bisogno di essere affidata temporaneamente a una famiglia torinese che le consentisse di continuare le cure. A novembre, poi, è stata sottoposta all’intervento eseguito dall’équipe di chirurgia pediatrica, diretta da Fabrizio Gennari, in collaborazione con il professor Renato Romagnoli e con il dottor Dario Reggio. I medici hanno asportato il tratto cicatrizzato, poi hanno preso le due estremità sane dell’esofago, quella del collo e quella dell’addome, per unirle. “Il primo approccio col cibo è stato diffidente”, spiega Gennari. Ora A. potrà pian piano avere una vita normale e, una volta completato il recupero, tornare dalla famiglia naturale.