Il Fatto Quotidiano

Nucleare, Kim e i saggi consigli cinesi

Pechino resta mentore e garante nonostante l’apertura a Trump del dittatore

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

L’OCCASIONE della visita in Cina per Kim Jong Un, è stata il suo 35esimo compleanno. Il vertice con Xi arriva mentre si lavora a un secondo summit tra Kim e il presidente Usa, Donald Trump Compleanno

sul trenino per il leader nordcorean­o Kim Jong-un, in missione in Cina fino a domani su invito del presidente Xi Jinping: il convoglio di Kim, costituito da tre treni aveva passato lunedì il confine di Dandong e ieri, nella tarda mattinata, è arrivato alla stazione Nord di Pechino. Tra servizi di sicurezza rafforzati sui binari e sulle piattaform­e, un lungo corteo di auto è poi partito per la residenza degli ospiti di Stato, la Diaoyutai, a ovest della capitale. Con Kim, che ieri compiva 35 anni, c’è la first lady Ri Sol-ju e un nugolo di funzionari. Il treno verde è lo stesso, o almeno è dello stesso tipo, già utilizzato in passato dal nonno e dal padre di Kim, rampollo dell’unica dinastia comunista di questa Terra: vetri oscu- rati, vagoni blindati, velocità ridotta – 60 km/h al massimo – causa l’enorme peso (il che, in fondo, riduce la sicurezza). Aerei ed elicotteri scortano il leader in viaggio, che può contare su stazioni esclusive, una ventina, lungo ogni percorso interno. È la quarta volta che il dittatore di Pyongyang va in Cina, dopo le tre missioni fatte lo scorso anno tra fine marzo e fine giugno: le prime due precedette­ro rispettiva­mente il Vertice inter-coreano d’aprile con il presidente sudcoreano Moon Jae-in e quello con il presidente Usa Donald Trump, in giugno a Singapore. Come se Kim andasse ogni volta a prendere ordini, o consigli, a Pechino. Ora, lo scenario pare ripetersi: Stati Uniti e Corea del Nord stanno preparando un secondo incontro Trump- Kim, questa volta forse in Vietnam, ad Hanoi, visto che, dopo il primo, enfatizzat­o come ‘storico’, nulla è successo a livello pratico: la minaccia nucleare nord-coreana è rimasta inalterata, anche se Kim la strombazza di meno, e le sanzioni americane e internazio­nali pure. Ad Hanoi, si sono già incontrati emissari delle due parti per preparare il prossimo Vertice, forse in primavera.

IL LEGAME, diplomatic­o, ma non solo, tra Pyongyang e Pechino indica che, malgrado Trump s’atteggi ad ‘amicone’ di Kim, che solo un anno fa nei tweet presidenzi­ali era ‘ciccio bomba’ e rocket man, la Cina resta l’interlocut­ore privilegia­to della Corea del Nord, un po’ mentore e un po’ garante, oltre che fornitore e benefattor­e. La missione in Cina di Kim è seguita con molta attenzione dagli Stati Uniti. Sulla scena mondiale 2019, il Vertice bis Trump-Kim appare la carta giocabile con minori ri- schi, rispetto alla partita sul nucleare con l’Iran, alla corsa al riarmo con la Russia e ai negoziati commercial­i con la Cina. Durante il soggiorno, è ragionevol­e che Kim provi a strappare il sostegno della Cina, principale alleato economico e politico, nell'approccio negoziale con Trump, utile anche per Pechino, secondo alcuni analisti, e da spendere nel complesso dossier sul commercio con Washington.

La scheda

 ?? Ansa ?? Col treno speciale Kim Jong-un
Ansa Col treno speciale Kim Jong-un

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy