Si ritorna a sparare alla Magliana, però la Banda non c’entra
L’agguato Libero da 4 giorni, pregiudicato ucciso in pieno giorno Era finito in un filone di un’indagine sull’ex moglie di De Rossi
Aveva finito di scontare due anni di carcere appena il 6 gennaio. E ieri, Andrea Gioacchino, pregiudicato di 34 anni, è stato ucciso brutalmente al quarto giorno di libertà. Del suo assassino non ci sono tracce, fuggito per le vie dei quartieri di Roma sud, agevolato dall’assenza di telecamere nella zona. Nessuna pista dunque per gli inquirenti. La vittima tuttavia aveva numerosi precedenti per usura, estorsione, droga e detenzione di armi. L’agguato poco dopo le 9 in via Castiglioni Fibocchi, nel quartiere Magliana, davanti all’asilo comunale “Mais e Girasoli” dove l’uomo aveva appena lasciato i due figli di 3 e 5 anni. Raggiunto da 4 colpi di arma da fuoco, uno alla base del cranio, è deceduto intorno alle 20 di ieri sera all’Ospedale San Camillo-Forlanini, dopo una difficile operazione.
IL SUO NOME, insieme a quelli del fratello Sergio e del padre Fabio, era finito in un filone dell’indagine che nel 2014 portò all’arresto di Tamara Pisnoli (poi scarcerata), ex moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi, nell’ambito del rapimento e delle sevizie subìte dall’imprenditore Antonello Ieffi. Gioacchini patteggiò 8 mesi di carcere per usura ed estorsione, divenuti 2 anni per il cumulo con un’altra pena inflittagli nel 2011. “Sergio e Andrea – scriveva il gip nell’ordinanza d’arresto del 2014 – hanno dimostrato una collaudata esperienza nel settore del pre- stito a usura e delle connesse attività illecite di riscossione del danaro prestato”.
“Il carcere lo aveva cambiato, voleva diventare una persona diversa”, ha detto un amico. Pochi giorni dopo la libertà, però, un sicario a volto coperto e a bordo di uno scooter di alta cilindrata ha atteso che Andrea e la compagna Alida risalissero in macchina all’uscita dell’asilo. quindi si è accostato alla Toyota Yaris verde e ha sparato dal lato del conducente, colpendo Gioacchini alla testa, alla spalla, al torace e al braccio e ferendo di striscio anche la donna ucraina seduta di fianco. Quindi si è volatilizzato, fra il terrore dei presenti, alcuni dei quali ascoltati dal capo della Squadra mobile, Luigi Silipo. Le vittime sono state subito state portate in ospedale: Alida è stata e dimessa poco dopo, mentre Andrea non ce l’ha fatta.
Dopo aver passato qualche ora a scuola, i suoi figli sono stati affidati a un vicino di casa. Il pm Marcello Cascini, che indaga per omicidio, ha invece dato ordine di scandagliare nella vita criminale dell’u om o alla caccia di un movente. Eseguita anche una perquisizione a casa della coppia, mentre le indagini puntano agli ambienti della malavita dell’a re a portuense. Un elicottero della Polizia ha anche perlustrato la zona a caccia di un uomo in fuga, senza successo. L’assenza di telecamere sul luogo non aiuta le ricerche, mentre l’identikit fornito dai pochi testimoni ha regalato finora particolari generici e contraddittori. Si battono dunque tutte le pi- ste investigative: dal regolamento di conti a un giro di usura.
“Pensavamo si trattasse di petardi”, hanno spiegato, stupiti, diversi residenti. Al momento della sparatoria, gli alunni dell’asilo erano già entrati tutti. Per non turbare i piccoli, le maestre non hanno avvertito subito i genitori. “Lo abbiamo saputo dai tg e dalla chat delle mamme, ma che modo è questo?”, si infuria qualcuno.
L’inchiesta
Gli inquirenti indagano su un giro di usura Raggi: “Più polizia” E Salvini: “Pensa alle buche”
L’EPISODIO ha scatenato la bagarre politica, con Virginia Raggi e il M5S romano che hanno attaccato Matteo Salvini. “Bando alle chiacchiere – ha detto la sindaca – Roma ha bisogno di più poliziotti come annunciato dal ministro. Quando arrivano?”. Il vicepremier, giunto sul posto intorno alle 17, ha replicato a modo suo, invitando la sindaca a “coprire le buche” e assicurando: “A Roma nel 2018 sono arrivati 55 poliziotti in più; entro febbraio ne arriveranno altro 75, entro fine anno altri 75 in più e siamo a 200 e con i soldi in manovra ne arriveranno almeno altri 50”.
Ma la polemica riguarda anche le telecamere: nei mesi scorsi Raggi aveva annunciato l’estensione della videosorveglianza nei luoghi sensibili – parchi, ville e, appunto, scuole – che tuttavia non ha avuto ancora seguito, almeno per quanto riguarda gli asili comunali.