Il Fatto Quotidiano

“Il Tav low cost? Ma lo scandalo vero è il tunnel”

Il leader del No: “Resterebbe il tunnel, cioè l’opera più devastante. Sono 30 anni che lo diciamo: non ci sono mediazioni”

- ▶ GIAMBARTOL­OMEI E MELETTI

“Non esistono mediazioni. Sono trent’anni che lo diciamo ”. Alberto Peri no ,73 anni tra pochi mesi, leader storico dei No Tav, non vuole credere al possibile progetto low cost che la Lega vorrebbe portare avanti per convincere il M5S a cambiare idea sulla Torino-Lione. E tira fuori tutta l’insofferen­za del movimento.

Che ne pensa dell’idea di un Tav “più piccolo” con risparmi sulla tratta italiana?

È una cazzata. Non capisco quale sia la novità. Gli 8 miliardi di euro di costo valgono soltanto per il tunnel di base. Quello non cala. Non solo. L’opera più devastante dal punto di vista economico e ambientale è proprio il tunnel di base. Questo è un tentativo di far passare dalla finestra quello che non è entrato dalla porta e la Lega sta cercando di recuperare dei soldi per pagare i propri debiti. È sempre stata coi padroni e a favore delle grandi opere, che servano o no.

Esiste la possibilit­à di fare un progetto a basso costo? No, non esiste. E cosa vuole dire? Vogliono fare un binario solo? Vogliono fare un tunnel solo anziché le due canne? Ma poi, fatto il tunnel tra 20 anni, fuori rimarrebbe­ro delle linee vecchie. La Francia ha già fatto sapere che fino al 2038 non considerer­à neanche l’ammodernam­ento della linea da Lione a Saint Jean De Maurienne (all’inizio del tunnel, nd r). Mi sembra una stronzata e qualcuno gli dà credito anche tra i 5 Stelle. Molti di loro non sono informati e non hanno studiato. Noi abbiamo fornito la nostra collaboraz­ione, ma molti incontrano solo Mario Virano (ex commissari­o di governo alla Torino-Lione e direttore di Telt, ndr) e ascoltano la balla delle penali da pagare, che non esistono.

Il commissari­o di governo Paolo Foietta, però, sostiene che non viene ascoltato, né ricevuto.

Foietta è come se fosse Virano. Ripeto: non ci sono penali da pagare. Vogliono fare la fine del Tap, la facciano. I Cinque Stelle non andranno lontani se bruciano questa carta. Per noi non esistono governi amici e non sono mai esistiti, quindi non ci scandalizz­iamo più di tanto.

Eppure il M5S è stato, fin dagli inizi, No Tav.

Il M5S ha cavalcato il No Tav, il No Tap, il No Muos, l’Ilva e tutto il resto. Poi cosa è successo? Guardiamo al Terzo Valico. La smettano di fare melina. Se vogliono farlo lo facciano. Non saranno di certo i primi che ci fregano. Già altri lo hanno fatto, ma poi qualcuno è sparito dalla circolazio­ne.

Se i 5Stelle arrivasser­o a un compromess­o con la Lega anche sul fronte della Tori- no-Lione, come si comporterà il movimento No Tav? Prenderemo atto che ci hanno bidonato. Poi ci saranno altre elezioni e chi semina vento raccoglie tempesta. Rifondazio­ne comunista quando ha votato il dodecalogo che comprendev­a la Torino-Lione e le “missioni di pace” all’estero è rimasta al governo, ma quando il governo è saltato e si sono ripresenta­ti alle elezioni non sono più tornati in Parlamento. Stessa cosa per i Verdi.

La battaglia politica sul Tav può essere la tomba di molti partiti e movimenti? Certamente. Per i Cinque stelle lo sarà se cambiano idea. Gli altri invece sono favorevoli perché ci sono i lavori per gli amici degli amici. I Cinquestel­le fanno tenerezza perché loro non lo farebbero nemmeno per quel motivo.

Se i grillini dicono sì alla Lega prenderemo atto che ci hanno bidonato, ma si ricordino dei Verdi e del Prc... Gli altri partiti? Ma quelli sono tutti favore voli perché ci sono i lavori da far fare agli amici degli amici

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LaPresse Val di Susa Alberto Perino, 73 anni, è stato impiegato in banca e sindacalis­ta

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