Asse Lega-5Stelle: “Le scritte in arabo dagli ospedali cittadini vanno rimosse”
▶TEMPI DIFFICILI per la lingua araba in Emilia-Romagna. Dopo la polemica – con conseguente retromarcia della dirigente scolastica – sulle lezioni di arabo e Corano in una scuola del modenese, in consiglio comunale a Imola passa un emendamento presentato dal leghista Daniele Marchetti per togliere le traduzioni in arabo dalla cartellonistica segnaletica negli ospedali e spazi dell’azienda sanitaria locale. A favore della proposta ha votato il Movimento 5 stelle, che lo scorso anno ha strappato al centrosinistra la maggioranza in consiglio, mentre il Partito democratico si è astenuto con la motivazione che già da tempo l’Ausl si stava muovendo in quella direzione. Marchetti non è nuovo a queste iniziative, infatti già in veste di consigliere regionale aveva sottoposto la sua idea all’Assemblea legislativa. L’Azienda sanitaria dal 2004 ha iniziato a tradurre in arabo, francese e inglese i cartelloni delle indicazioni ma dopo appena sei anni, nel 2010, cominciato a eliminare le scritte in araba perché ha riscontrato, come spiega in una nota, che c’erano “alcuni problemi nella comprensibilità complessiva dei messaggi, fosse anche per il solo fatto che tutte le traduzioni dovevano essere inscritte in spazi definiti e perdevano in leggibilità” e che la lingua araba “ha molte declinazioni a seconda del paese di provenienza dei cittadini”, creando più disorientamento che altro.
La reazione dei sindacati è dura. La Fp-Cgil parla di discriminazione, attacca il Pd che si è astenuto e accusa l’amministrazione comunale di voler “rendere ancora più difficile la vita ai migranti, in ogni modo e ovunque, perfino in ospedale, anche se si tratta della salute delle persone. Addirittura in questo caso si chiede di togliere qualcosa che c'è già” perseguendo una “linea politica ben precisa”.