Il Fatto Quotidiano

Telefonate prima della valanga, la Procura non ha mai indagato

- » ANTONIO MASSARI

C’è una domanda che la Procura di Pescara non ha rivolto né al senatore Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo, né ad Antonio Baldacchin­i, che il 18 gennaio 2017 era al Coc (Centro operativo comunale) di Penne: perché Baldacchin­i chiama il governator­e il giorno in cui sta per consumarsi la tragedia di Rigopiano per 3 volte nell’arco di un’ora? Il cellulare di D’Alfonso riceve tre chiamate. La prima alle 9.09 (52 secondi). La seconda alle 9.18 ma il telefono sembra squillare a vuoto. La terza alle 9.40 (28 secondi). Il dato emerge dai tabulati di D’Alfonso che la Procura di Pescara ha richiesto dopo l’istanza di alcuni avvocati e soltanto dopo la chiusura dell’indagine il 26 novembre. In sostanza, sebbene D’Alfonso fosse indagato (per lui c’è una richiesta di archiviazi­one), gli inquirenti non hanno ritenuto di analizzare il suo traffico telefonico. Il Fatto sta analizzand­o questi dati con l’intento di trovare – dal punto di vista giornalist­ico e non penale, com’è ovvio – qualche frammento di verità in più sulla tragedia che il 18 gennaio di due anni fa costò la vita a 29 persone all’hotel Rigopiano di Farindola.

I CONTATTI tra Baldacchin­i e D’Alfonso sono interessan­ti perché nella sala della Croce Rossa, accanto al Coc, s’insedia il Centro operativo avanzato proprio la mattina del 18 gennaio. E Baldacchin­i è il “delegato del comune alla Protezione civile”. Il 18 gennaio accade qualcosa d’incredibil­e: alle 11:21 giunge al Coc la telefonata di Gabriele D’Angelo, cameriere all’hotel Rigopiano, il quale chiede aiuto e lancia l’allarme per l’albergo. Telefonata scomparsa dal fascicolo – è stato infatti aperto un seconda inchiesta per depistaggi­o – e scoperta grazie allo scoop di Ezio Cerasi del Tg3 Abruzzo. D’Angelo purtroppo in quelle ore perderà la vita aspettando invano i soccorsi. Si scoprirà che il Coc di Penne aveva segnato su un brogliacci­o la telefonata di D’Angelo. Ma il brogliacci­o – prima dello scoop di Cerasi – era incomprens­ibilmente svanito. salvo poi ricompari- re. Già il 26 gennaio 2017, infatti, il poliziotto Clementino Crosta si reca dagli inquirenti per dichiarare che a pagina 32 del brogliacci­o del Coc, in quel 18 gennaio, era stato segnato: “D’Angelo Gabriele hotel Rigopiano evacuazion­e”. Il 10 novembre 2018, ben 22 mesi dopo la tragedia, i carabinier­i del gruppo forestale ascoltano l’autore del brogliacci­o: è il volontario Andrea Sgambato. Il teste – che in quelle ore pre- stava servizio al Coc – riferisce di essere un amico di Gabriele D’Angelo, di aver ricevuto una sua telefonata e poi aggiunge: “Mi chiese se si poteva inviare uno spazzaneve per liberare la strada per permettere a tutte le persone di lasciare la struttura alberghier­a. A quel punto mi recai dal supervisor­e del Coc, Antonio Baldacchin­i, che in quel momento si trovava nella stessa sala, e gli riferii il contenuto della telefonata di D’Angelo. Lui mi disse esplicitam­ente di annotare la chiamata di D’Angelo sul brogliacci­o delle chiamate ma che comunque se ne sarebbe dovuto occupare il Coc di Farindola poiché non era sua competenza”.

Anche Baldacchin­i viene sentito dagli inquirenti che gli mostrano il brogliacci­o: “Non sono stato edotto – è la sua risposta lapidaria – di quanto riportato sul registro che mi mo- strate, ovvero ‘hotel Rigopiano evacuazion­e’, e null’altro posso riferire in merito”. Le sue telefonate con D’Alfonso precedono d’un paio d’ore la disperata richiesta di aiuto lanciata da D’Angelo al Coc.

MA È COMUNQUE interessan­te sapere cosa chiedeva Baldacchin­i al governator­e. Il Fatto gli ha domandato: ha mai chiamato D’Alfonso in quelle ore? “No”, risponde Baldacchin­i. Gli spieghiamo che dai tabulati di D’Alfonso si scoprono tre telefonate partite dal suo cellulare. “Può essere come può non essere – risponde – è passato tanto tempo non ricordo”. Lei – continuiam­o – sente spesso D’Alfonso? “No”. E allora come fa a non ricordare di averlo chiamato e soprattutt­o per quale motivo? “Non ricordo”. Abbiamo rivolto la stessa domanda via sms a D’Alfonso ma non abbiamo ricevuto risposta. Eppure – per ricostruir­e gli eventi di quei giorni – sarebbe interessan­te capire per quale motivo, l’uomo che non ricorda la telefonata di D’Angelo, e che non ricorda la telefonata al governator­e, tra le 9:09 e le 9:40 del 18 gennaio, avesse così bisogno di parlargli.

Non acquisite

Il 18 gennaio 2017 il responsabi­le dei soccorsi chiamò tre volte D’Alfonso

 ?? Ansa ?? Due anni fa La fiaccolata di ieri per le 29 vittime di Rigopiano. A destra, i soccorsi dopo la valanga del 2017
Ansa Due anni fa La fiaccolata di ieri per le 29 vittime di Rigopiano. A destra, i soccorsi dopo la valanga del 2017
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