Concorsi truccati all’Università: Medicina nella bufera
Dopo l’inchiesta del 2017 su Diritto tributario, è il turno di Otorinolaringoiatria: 14 indagati e 14 richieste di interdizione
QUATTORDICI indagati e altrettante richieste di interdizione per aver alterato i concorsi universitari. Una nuova inchiesta della Procura di Firenze fa tremare due istituzioni cittadine: la facoltà di Medicina dell’Università e l’ospedale di Careggi. Dopo l’inchiesta che nel settembre 2017 aveva spazzato via una parte del dipartimento di Diritto tributario dell’ateneo fiorentino, ancora una volta sotto i riflettori della Procura di Firenze sono finiti i concorsi universitari per professori e ricercatori.
FINORA le indagini coordinate dal pm Tommaso Coletta hanno portato alla richiesta di interdizione per 14 persone che sono anche indagate a vario titolo per abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta. Tra gli indagati ci sono professori che operano al Policlinico di Careggi e membri esterni delle commissioni che avrebbero fatto vincere o perdere i candidati alle cattedre di Medicina.
L’inchiesta è durata un anno ed è partita da un esposto presentato in Procura dal professore associato di Otorinolaringoiatria Oreste Gallo. Come nel 2017 era stato il ricercatore di Diritto tributario Philip Laroma a denunciare del mondo dei concorsi uni- versitari fiorentini, così ora Gallo ha fatto saltare il “sistema” del suo settore scientifico, prima presentando un ricorso al Tar, per chiedere l’annullamento di un concorso e poi, dopo aver denunciato con più lettere le presunte illegittimità al rettore Luigi Dei - che non risulta indagato - depositando tutto il materiale in Procura. La vicenda inizia due anni fa quando l’Università di Firenze inserisce nel documento di programmazione 2016/2018 l’impegno di indire un bando di concorso a professore ordinario nel settore della Otorinolaringoiatria, dove opera Gallo che, nel frattempo è diventato direttore anche della seconda relativa Struttura Operativa Diparti- mentale (Sod) di Careggi. Dopo un anno, però, questa organizzazione viene superata con la nascita del reparto di Audiologia che da semplice Sod diventa complessa, con annesso bando di concorso per dirigente medico quinquennale. È questo documento, l’atto in grado di depotenziare la struttura di cui Gallo è dirigente: il nuovo reparto, infatti, è a guida aziendale e quindi è impossibile affidarlo a un docente universitario.
NEL FRATTEMPO, il concorso con cui l’Università di Firenze dovrebbe “chiamare” un nuovo docente ordinario per Otorinolaringoiatria rimane lettera morta. È a quel punto che Gallo fa ricorso al Tar per fermare il nuovo concorso: “il settore risultava privo di professori ordinari dal 2009 – si legge nel documento – erano in forza unicamente 2 professori associati e 2 ricercatori, con conseguente assenza di piramidalità”. Nell’atto firmato dai legali Giovanni Gallo e Luigi Vuolo, viene contestata la programmazione aziendale che a loro dire sarebbe “illegittima”. Su questi documenti si sono concentrati in questi mesi i magistrati fiorentini e gli uomini della Guardia di Finanza che hanno utilizzato le intercettazioni per captare il metodo di selezione dei docenti. Gli indagati saranno sentiti dal gip di Firenze entro la prima settimana di febbraio.