Gilet gialli: un ferito grave e 21 fermi durante il “13° atto” contro Macron
Un manifestante perde la mano. Chiusa la Tour Eiffel
Un’automobile
delle forze di sicurezza incendiata sotto la Tour Eiffel con conseguente chiusura del monumento a causa del fumo che arrivava al primo piano; una Porsche parcheggiata e diversi scooter dati alle fiamme; la perdita di una mano da parte di un manifestante davanti all’Assemblea Nazionale mentre tentava di raccogliere una granata con gas lacrimogeno caduta a terra; un poliziotto ferito; una ventina di fermi tra i Gilet gialli.
È QUESTO IL BILANCIO della 13esima giornata di proteste dei francesi, che, secondo il ministero dell’interno ha visto una partecipazione ridotta rispetto ai sabato precedenti. In tutto il Paese, sono stati 51.400 i gilet gialli scesi in piazza, 4.000 a Parigi: la metà di sabato scorso (8.000), sempre secondo gli Interni che con il titolare Christophe Castaner, ha espresso la sua “indignazione” e il suo “disgusto” per gli atti violenti. “I militari della missione Sentinelle – ha detto riferendosi ai soldati che pattugliano Parigi dai tempi degli attentati del 2015 – proteggono ogni giorno i nostri cittadini dal rischio terroristico. Questi attacchi sono intollerabili. Tutto sarà fatto perché gli autori di questa azione siano catturati e processati”. Nel pomeriggio un gruppo di Gilet gialli, fra cui Maxime Nicolle detto “Fly Rider”, è stato bloccato dalle forze dell’ordine a Mentone mentre provava ad avvicinarsi alla frontiera con l’Italia, secondo l’emittente Bfmtv, che ha spiegato che Nicolle voleva raggiungere Ventimiglia per fare causa comune con i Gilet gialli italiani.
LA GIORNATA era cominciata con le proteste unanimi dei partiti per l’incendio doloso nella casa di Richard Ferrand, presidente dell’Assemblée Nationale. Sono una cinquantina i parlamentari che, in queste settimane hanno dovuto subire danni, intimidazioni e aggressioni.