Il Fatto Quotidiano

Gli antagonist­i in pista contro il Viminale

- » DAVIDE MILOSA

La guerriglia anarchica di Torino ieri. Tre giorni fa lo sgombero dell’asilo occupato di via Alessandri­a. Un luogo decisivo per le lotte anti-sistema. Non a caso l’operazione della polizia è arrivata dopo che il giudice di Torino ha dato l’ok all’arresto di sei persone. Secondo fonti dell’intelligen­ce l’asilo, negli anni, è stata la camera segreta da cui sono partiti attentati contro il sistema dell’immigrazio­ne. Battaglia nota, che passa sotto il nome di I Cieli bruciano. Obiettivo: prima i Cie, poi i Cpr e oggi di nuovo le politiche del governo in tema di immigrazio­ne con la volontà dichiarata di riaprire i Cpr. Chi è stato indagato è accusato di aver colpito tutte quelle aziende che lavorano nell’indotto. Pacchi bomba destinati anche alle Poste, e in particolar­e alla compagnia aerea (Mistral) che riporta le persone espulse nei loro paesi. Insomma, lo sgombero dell’Asilo ha dato fuoco alle polveri di un movimen- to anarchico che da mesi si sta ricompatta­ndo. Calamita nota: la politica del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Solo pochi giorni fa a Milano nel quartiere del Ticinese è comparsa questa scritta: “Non sparare a salve, spara a Salvini”. I fermati di ieri sono 12, uno di loro è spagnolo. Oltre 150 gli identifica­ti. A Torino c’erano anarchici arrivati da Germania, Spagna, Francia, Serbia. Presenti anche dal nord Italia, da Trento e Rovereto, da Bologna e da Milano. E che la guerriglia di ieri rappresent­i un dato politico importante lo dimostra il volantino anarchico girato giorni fa e che già annunciava la manifestaz­ione di ieri. Si legge: “(...) Con l’accusa di associazio­ne sovversiva per via della partecipaz­ione alle lotte contro i Cie e i Cpr o per essere stati catturati nelle ore di scontri che hanno seguito lo sgombero. La lotta, l’autogestio­ne, le occupazion­i e la solidariet­à sono sotto attacco, in pieno clima securitari­o salviniano, col pieno supporto dei Cinque stelle sindaca in primis. Rivendichi­amoci 24 anni di occupazion­e, rivendichi­amoci la lotta contro le infami gabbie dei Cpr, rivendichi­amoci la lotta contro il decreto Salvini”. Il tema è dichiarato. Al centro della lotta anche le politiche per la casa e le nuove accelerazi­oni governativ­e per gli sgomberi. È successo a Torino con l’Asilo. È capitato a Milano. Obiettivo Villa Vegan, altro simbolo anarchico occupato da circa vent’anni. Anche in quel frangente gli anarchici milanesi hanno avuto l’aiuto di buona parte dell’area antagonist­a del nord Italia. Risultato: sgombero rinviato. Sempre a Milano il tema dell’occupazion­e delle case è stato rilanciato dall’arresto di 9 autonomi accusati di aver messo in piedi un’associazio­ne a delinquere “non a scopo di lucro ma per una giustizia sociale”. Tutti sono stati mandati a processo. Solidariet­à è arrivata dal centro sociale torinese Askatasuna. L’onda anarchica oggi è una concreta allerta. Alfredo Cospito, condannato per l’attentato all’ex ad di Ansaldo nucleare Roberto Adinolfi, in una lettera al giornale anarchico Vetriolo ha parlato di un ritorno “alla lotta armata”. Non solo, gli attentati rivendicat­i online raggiungon­o la frequenza di uno al mese. L’ultimo è quello della Fai (Federazion­e anarchica informale) che risale al 24 dicembre. Obiettivo: l’Istituto italiano di tecnologia a Genova. Dalla Liguria al Piemonte ieri. Con Milano in allerta per la riapertura del Cpr di via Corelli.

La lotta, l’autogestio­ne, le occupazion­i e la solidariet­à sono sotto attacco, in pieno clima securitari­o VOLANTINO ANTISISTEM­A

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Ansa Alcuni manifestan­ti a Torino

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