Raccomandati dalla politica in Acea, i 5 Stelle contro i pm: “Inchiesta troppo lenta”
▶SI SCRIVE GORI SI LEGGE ACEA. Le due società per azioni, la prima operante in Campania in partnership con la multility romana dell’acqua e dell’energia, sono state il braccio e la mente di centinaia di assunzioni in Gori di raccomandati della politica locale per gestire il servizio idrico integrato in 76 comuni tra le province di Napoli e Salerno. Lo ha scoperto e messo nero su bianco un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata (Napoli) che ha indagato su fatti antecedenti al 2010 ma si è conclusa soltanto ora con una richiesta di archiviazione per prescrizione accolta dal Gip. Ed è sui modi e sui tempi di questa inchiesta giudiziaria, e di come si sia arrivati alla prescrizione di un fascicolo con 26 indagati e di alcune gravi ipotesi di reato peraltro ben incartate dagli inquirenti – come i lavori di ristrutturazione della casa romana dell’ad di Gori dell’epoca, StefanoTempesta, compiuti da un subappaltatore di Gori – che il deputato del M5s Luigi Gallo ha chiesto l’intervento di Bonafede. “E’ necessario che il ministro della Giustizia indaghi su come si è sviluppato il procedimento penale - dice Gallo - e perché non ci sono state conseguenze per nessuno degli amministratori delegati, tra i dirigenti organici al vecchio centrosinistra e al Pd di Renzi”. Gallo, senza citarlo, disegna l’identikit dell’attuale Ad Gori, Giovanni Paolo Marati, del quale si chiede perché non si è dimesso. E’ stato rinominato a gennaio dopo esserlo stato dal 2009 al 2014 e dopo una esperienza in Toscana da Ad di Publiacqua. Marati e Tempesta erano tra gli indagati noti e nell’archiviazione si fa riferimento all’ex presidente dell’Easv, l’ente che rappresentava i comuni in Gori, Alberto Irace, “vicino a Bassolino” e poi diventato ad di Publiacqua e Acea. L’annunciata interrogazione di Gallo si inserisce in quella già presentata nel marzo 2017 dalla parlamentare M5s Federica Daga. “Giustizia su Gori inspiegabilmente troppo lenta – denunciò Daga – forse sarebbe il caso di inviare gli ispettori alla Procura di Torre Annunziata per verificare che non ci siano responsabilità”.