Il Fatto Quotidiano

“L’Italia si è mossa bene: bisogna fare coalizione”

Íñigo Errejón L’ex segretario di Podemos plaude ai giallo-rosa e invita la Spagna a seguirne l’esempio: “Altrimenti vince Vox”

- » ANDREA VALDAMBRIN­I

Quando si parla di alchimie politiche, elezioni (magari anticipate) e governi di coalizione, Spagna e Italia si chiamano l’una con l’altra. Nel Paese iberico, la sinistra radicale di Podemos è impegnata da mesi in una estenuante trattativa con i socialisti del Psoe per tentare di formare un governo. In Italia, l’esecutivo appena nato e pronto a passare l’esame dell’aula è frutto di un accordo tra M5S – che sembra avere diversi punti in comune con il partito spagnolo guidato da Pablo Iglesias – e il Pd, membro della famiglia socialista europea di cui fa parte anche il leader iberico Pedro Sanchez.

ÍÑIGO ERREJÓN, 36 anni, ha fondato Podemos nel 2014 e ne è stato per anni segretario politico e portavoce. Fino alla rottura con Iglesias, all’inizio di quest’anno (“idee diverse della sinistra”, precisa Errejón, “la mia è larga e trasversal­e”) e alla sua adesione al movimento Mas Madrid, che fa capo alla sindaca della Capitale spagnola Manuela Carmena. Lo incontriam­o a Roma, dove è venuto per partecipar­e alla scuola di politica di ritorno alle Frattocchi­e – storica sede della formazione dei quadri dirigenti del vecchio Pci – fortemente voluta da Stefano Fassina.

Quando arriva da noi, il governo è appena fatto. Le piace quest’intesa gialloross­a?

Di sicuro sono contento che Matteo Salvini e gli altri esponenti della Lega non stiano più al loro posto. L’aver fermato la loro politica è già da solo un elemento positivo. Però…

Dica pure.

Spero non si tratti di un modo per perdere tempo per andare con alleanze diverse alle prossime elezioni.

Sta dando un consiglio? Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma direi che è necessario “ristruttur­are” la società italiana. Mi spiego: Salvini in Italia – come Vox in Spagna – è un sintomo di come le nostre società sono spezzate, in preda alla sfiducia e percorse da una costante precarietà. Abbiamo tutti bisogno di ricostruir­e una comunità. Salvini ha fatto male quando ha diretto il disorienta­mento e la frustrazio­ne delle persone contro i più deboli. Le sue parole suonano anche come una critica nei confronti della cultura di sinistra. Io sono certamente di sinistra. Ma quello che una parte di noi non ha capito per lungo tempo è che la gente comune chiede sicurezza. Attenzione, non sto parlando di più polizia o repression­e, ma del bisogno di non essere precari. A noi tocca ricostruir­e quanto il neoliberis­mo ha distrutto. E di nuovo, il fenomeno Salvini è stato possibile soltanto perché la società era stata lacerata dalle politiche neoliberis­te.

La prospettiv­a di un governo sovranista di destra è stata una delle ragioni per cui il Conte 2 è andato in porto. In Spagna c’è il pericolo Vox: perché non è sufficient­e per formare una coalizione Psoe- Podemos?

La ragione più evidente è la sfiducia reciproca. Se però si continua con questo tira e molla, si rischia di dover tornare al voto. Sarebbe la quarta volta in tre

Sono contento che abbiano fermato Salvini: spero solo non vadano con alleanze diverse alle prossime elezioni

anni, e nella migliore delle ipotesi, dopo le urne ci si trova con gli stessi risultati. Oppure con la vittoria di una coalizione conservatr­ice trainata però dall’est re ma destra di Vox. Ci vorrebbe un accordo. Come in Italia. Il vostro Paese è diventato un laboratori­o per la politica europea, sia nel bene che nel male. Sta di fatto, che anche a Madrid, un governo di coalizione è assolutame­nte necessario. A proposito di governi e di Europa, la Commission­e Von der Leyen vedrà la luce tra pochi giorni. Quali sono le priorità per l’Ue? Il passaggio dall’unione monetaria a quella fiscale, l’integrazio­ne delle regole sul lavoro e welfare attraverso una carta sociale dei diritti. E poi c’è il tema della democratiz­zazione delle istituzion­i europee, che passa a mio avviso attraverso il recupero della sovranità dei governi nazionali e l’integrazio­ne di Stati sovrani.

Tra Psoe e Podemos c’è sfiducia reciproca. Ma si rischia di votare per la quarta volta in tre anni: o vince la destra o avremmo gli stessi risultati

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Ha rotto con Iglesias Íñigo Errejón fa ora parte del movimento Mas Madrid, fondato dalla sindaca Manuela Carmena

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