Francia e Grecia si contendono i giallorosa
Per La Maire e Tsipras Roma è diventata l'alleato buono per un fronte antitedesco
Il
nuovo governo italiano? Un’opportunità. Molti lo pensano, in Europa come in Italia, pochi lo dicono in modo così ammiccante come hanno fatto l’ex premier greco Alexis Tsipras e il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire ieri al Forum Ambrosetti di Cernobbio. E se per il primo è una questione di unione che fa la forza, per il secondo ci sono tanti tavoli e interessi comuni da condividere, forse troppi: in caso di auto, per esempio, è meglio che ognuno stia a casa sua. Per il leader di Syriza, quello di agosto è stato un “terremoto politico positivo per l’Italia. Non credo che potremo costruire un’Europa progressista senza un’Italia progressista. Dopo la seconda guerra mondiale Roma è sempre stata sul lato giusto della storia. Sfortunatamente non è stato così negli ultimi anni e ora questo sarà corretto”.
E COSÌ Roma dovrebbe “cooperare fianco a fianco con gli altri Paesi del Sud Europa, per fare fronte comune e rafforzare le nostre richieste in tema di equità, convincendo i nostri partner del Nord, specialmente la Germania”, sottolinea. Ma abbiamo ancora la libertà di votare chi vogliamo? “Si, ma non penso che provare a dare lezioni alle persone su cosa devono fare sia il comportamento migliore da tenere per Bruxelles. Credo che queste strategie alimentino i movimenti anti europeisti”, sostiene Tsipras. Crede che l’Italia ne abbia appena avuto prova recentemente? “Il problema non è questo: occorre trovare un’alternativa per le persone e per un futuro comune, ogni governo e ogni popolo hanno la libertà e la responsabilità di scegliere, ma dobbiamo capire che la soluzione non sono né l’isolamento con un approccio nazionalistico né la competizione tra Paesi europei. La mia esperienza dice che non si può cercare una soluzione ai problemi da soli senza alleanze nel contesto europeo. Ma non possiamo cambiare la realtà: noi viviamo in un’economia globale e nell’Ue, dove è difficile attuare dei cambiamenti in un Paese senza tenere in considerazione le possibili conseguenze sugli altri”.
PIÙ SOTTILE il ragionamento di Le Maire che pure va in direzione geografica opposta. “Ogni nuovo governo è una chance per dare nuovo slancio alle relazioni franco-italiane e a quelle tra Italia e il resto d’Europa. Un’occasione unica da sfruttare”, dice. Auspicando la presenza di Roma al tavolo dove si costruisce l’Europa e dove è stata fin dall’inizio: “Ne abbiamo bisogno”, rimarca. Anche perché condividiamo visioni e soprattutto “interessi”. Interessi a volte troppo convergenti: non si può tornare a parlare di Fiat-Renault, non è questa la priorità del gruppo francese. Tira Roma per la giacchetta anche Geert Wilders, leader olandese del Partito per la Libertà: “Spero che Matteo Salvini, un eroe, torni presto come primo ministro, credo lo farà”.
Abbiamo bisogno dell’Italia e degli italiani
n’occasione unica da sfruttare
BRUNO LE MAIRE