Del Debbio sfida la Ceccardi per la candidatura
Il giornalista contro “la Zarina”: il prescelto potrebbe espugnare un’altra terra rossa
L’intellettuale
contro la Zarina. La moderazione contro l’istinto celodurista.
Lo scontro tra Paolo Del Debbio e Susanna Ceccardi per conquistare la palma di candidato del centrodestra alla Regione Toscana sta tutto qui: una contrapposizione manichea che in realtà rappresenta la stessa faccia di una coalizione che, dopo la crisi aperta da Matteo Salvini l’8 agosto, si muove a tentoni. E che il caos regni sovrano nel centrodestra lo dimostra proprio la competizione che vedrà contrapposti nei prossimi mesi il giornalista lucchese e l’ex sindaca di Cascina e oggi europarlamentare.
UNA VOLTA gli alleati di Lega-Fi-FdI si mettevano ad un tavolo e si spartivano i candidati delle Regioni con il manuale Cencelli: il Nord al Carroccio, il Sud a Forza Italia e al centro una a testa, a seconda delle chance di vittoria.
Ora non è più così: in Toscana la candidata naturale (nel marzo 2018 fu lei a proporsi: “Governatrice? Io ci sono”) è sempre stata Susanna Ceccardi, che nel 2016 strappò la prima di una lunga serie di roccaforti rosse alla sinistra (Cascina) e oggi sembra in grado di recuperare voti nel bacino degli elettori di sinistra.
E invece no perché dopo le comunali perse a Firenze, Prato e Livorno di maggio, gli alleati toscani non la vogliono più vedere e anche all’interno del Lega i malpancisti hanno chiesto la sua testa di segretario regionale, ottenendola dopo l’elezione all’Eu rop ar lamento. Troppe poltrone, dicono. Ne ha approfittato Del Debbio che dopo essere stato defenestrato da Rete 4 per aver tirato la volata a Salvini, nelle prossime settimane potrebbe decidersi di correre a Presidente della Regione per la seconda volta dopo la sconfitta del 1995.
Il giornalista Mediaset nutre molti dubbi sulla discesa in campo ma, confida al Fatto un esponente di lungo corso del centrodestra toscano, “se dovesse chiederglielo direttamente Berlusconi, non potrebbe dirgli di no”. D’altronde fu proprio il Cavaliere ad affidargli la nascita di Forza Italiani chiedendogli di scrivere il programma del partito: “Era il novembre del ’93 e Confalonieri mi disse: ‘Guarda c’è Berlusconi che chiede: ‘c’è qualcuno che ha letto un po’ di libri lì da te?’– ha raccontato un anno fa in un’intervista a Peter Gomez – Ti aspetta perché vuole fare un partito’. Io andai a trovare Berlusconi e mi disse: ‘Guardi, a marzo ci sono elezioni. Poi io le vinco e divento presidente del Consiglio ma c’è un piccolo particolare: dovrebbe farlo lei il programma’”. E in questa direzione andrebbe la scelta di candidare un esponente di Forza Italia in Toscana, con il beneplacito di Salvini che con il giornalista di Mediaset ha sempre avuto un ottimo rapporto: “Non me lo ha proposto – ha raccontato Del Debbio – mi ha detto solo ‘saresti un buon candidato’”. Solo. E poi c’è quell’aneddoto alla “Berghem fest” di una settimana fa che non è passato inosservato nel centrodestra toscano: “In Toscana questa può essere la volta buona” ha detto il giornalista alla platea leghista in un dibattito. “Vacci tu” gli ha urlato un militante dal pubblico. Del Debbio ha risposto tra il serio e il faceto: “Non cerco rivincite, odio e invidia sono una brutta cosa”.
SE DOVESSEdecidere di fare il grande passo, però, è improbabile che Ceccardi si pieghi alle decisioni della coalizione e rinunci a una carica a cui ambisce da sempre. Quando gli si chiede un parere su Del Debbio, l’ex sindaca risponde gelida: “Potrebbe essere un buon candidato se Matteo scegliesse lui”. In realtà è convinta che per provare a conquistare la Toscana il centrodestra non possa candidare un moderato ma continuare a battere sui temi della Lega: immigrazione, rom, legittima difesa e disagio sociale. La sfida è aperta.
Stella cadente L’ex sindaca di Cascina era la scelta naturale ma ora parte della Lega le ha voltato le spalle