Il Fatto Quotidiano

“Un miliardo per l’innovazion­e ma ci vuole più trasparenz­a”

- CHIA.DA.

a strada per ridurre i costi della salute è la trasparenz­a dei prezzi dei farmaci e ricoveri più appropriat­i. Il presidente della commission­e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri ne è convinto. Prezzi e trattative per l’acquisto dei farmaci, infatti, sono secretati. E ci sono ancora troppi pazienti terminali con il cancro che anziché essere assistiti a casa o negli hospice finiscono inutilment­e in un letto di ospedale con enormi costi per il Ssn.

In Italia i farmaci antitumora­li sono la categoria a maggior impatto sulla spesa pubblica. L’elevato costo di questi medicinali sta mettendo a rischio la sostenibil­ità del nostro Sistema Sanitario?

L’accesso alle terapie innovative è un grande problema. A livello mondiale. E visto che non disponiamo di risorse illimitate le terapie devono essere efficaci e l’innovazion­e deve essere veramente tale altrimenti non sarà più possibile per il sistema affrontare il costo delle nuove cure. Il nostro impegno è quello di promuovere il sistema del payment by results in cui le aziende vengono remunerate esclusivam­ente a fronte dei pazienti che hanno ricevuto reali benefici dal farmaco. Tra l’altro nei prossimi anni assisterem­o a un incremento costante della popolazion­e anziana e il carico dell’assistenza sanitaria e sociale in campo oncologico diventerà più pesante: nel 2012 erano 2,5 milioni i pazienti con storia di cancro, nel 2020 saranno circa 4,5. Il vero problema in Italia è la disponibil­ità di budget non abbastanza sufficient­e a soddisfare la richiesta di salute e la capacità di efficienta­re il sistema riducendo gli sprechi. Quante tac o risonanze magnetiche sono prescritte senza nessun significat­o clinico? E le richieste improprie dei marcatori tumorali? Alla definizion­e del budget nazionale per l’oncologia si deve accompagna­re un nuovo modello di assistenza, meno centrato sull’ospedale e più orientato al domicilio o all’hospice. Il 30% dei pazienti con cancro muore in strutture destinate al contrasto di patologie acute, generando gravi sofferenze umane e sottraendo posti letto a malati in fase acuta. Il 28 maggio l’Oms ha approvato la risoluzion­e presentata e voluta dal ministero della Salute con il supporto di Aifa, per una maggiore trasparenz­a ed equità dei prezzi. Perché è un traguardo importante? Perché potrebbe portare a una più ampia condivisio­ne pubblica dei prezzi dei farmaci pagati dai governi, a maggiori informazio­ni sui brevetti farmaceuti­ci così come sui risultati delle sperimenta­zioni cliniche e su tutto ciò che determina il prezzo del farmaco. Per avere un mercato più competitiv­o e innovativo e quindi comprare più salute a parità di risorse.

I due fondi speciali da 500 milioni di euro l’anno ciascuno per il finanziame­nto dei farmaci innovativi, oncologici e non, potranno essere mantenuti in futuro?

È fondamenta­le che lo siano. Questa nuova generazion­e di trattament­i rappresent­a una svolta storica. Dai dati Aifa emerge che i fondi per l’acquisto dei farmaci innovativi sono stati quasi interament­e usati, questo a conferma dell’importanza del finanziame­nto. Garantire l’effettivit­à delle disposizio­ni nazionali che già prevedono e promuovono la disponibil­ità automatica alle terapie innovative è il nostro obiettivo, prevedendo l’inseriment­o automatico nei Prontuari terapeutic­i regionali in modo che il paziente possa accedere rapidament­e alla terapia.

Visto che le risorse non sono illimitate le terapie devono essere efficaci e l’innovazion­e deve essere veramente tale altrimenti non sarà più possibile pagare le nuove cure

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Ansa Il senatore Pierpaolo Sileri
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