Ma quale Rambo “sempliciotto”: quello strangola le donne
▶“UN RAPTUS per troppo amore”, “Un gigante buono incapace di fare del male”,“l’amava, ma lei l’aveva respinto”: sono solo alcune delle frasi che i giornali hanno usato per raccontare l’ultimo caso di femminicidio, quello di Elisa Pomarelli. Duro l’Ordine dei giornalisti: parole “sbagliate” che vanno ad arricchire il già lungo elenco di “giustificazioni per il colpevole e di nuove coltellate alla vittima”. Il riferimento, in particolare, è al titolo de Il Giornale (“Il gigante buono e quell’amore non corrisposto”). Il presidente dell’Ordine, Carlo Verna, ha definito “inaccettabile l’incultura della superficialità nel trattare, anche nella scelta dei termini, i casi di femminicidio” e ha poi rivolto un appello al governo, per porre un’adeguata attenzione al tema. Le Commissioni Pari Opportunità della Federazione nazionale della Stampa italiana, il Consiglio nazionale dell’Odg, l’Usigrai e l’associazione Giulia Giornaliste denunciano come manchi, ancora una volta, l’applicazione del Manifesto diVenezia, per un’informazione “attenta, corretta e consapevole sulla violenza di genere”. Gli stessi articoli – si sottolinea – sono “zeppi di stereotipi e pregiudizi“. Molte, sui social, le donne che chiedono un maggior rispetto per la vittima.