Tracce di Hjorth sul nascondiglio dell’arma
Impronte digitali sul controsoffitto in hotel, la posizione del “complice” si aggrava
Dopo
aver ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello, l’americano Finnegan Lee Elder fa una telefonata. Senza risposta. Cerca la fidanzata americana. Poco prima le aveva scritto: “Qualsiasi cosa succede, sappi che ti amo”. Sono gli ultimi messaggi estrapolati dal cellulare del 19enne. La Procura ha disposto una perizia sul suo telefonino come su quello dell’amico Christian Natale Hjiorth, anch’egli accusato dell’omicidio.
NE È VENUTO FUORI molto altro. Armi, pistole e coltelli. E poi droga, erba e cocaina, nelle foto e nei video. Anche nel cellulare di Natale, che si è sempre difeso spiegando che era stato il suo amico a colpire Cerciello con undici coltellate e che lui non si era accorto di niente durante la colluttazione con i carabinieri Cierciello e Varriale la notte del 25 luglio.Ma soprattutto c’è un’impronta di Natale su uno dei pannelli del controsoffitto della camera dell’albergo dove i due alloggiavano in cui fu occultato il coltello utilizzato da Elder per colpire il carabiniere. Secondo gli inquirenti si tratta di un dato importante in quanto Natale ha sempre negato di avere avuto a che fare con l'arma. Secondo quanto si è appreso, sul soffitto non sono state individuate impronte di Elder, il che fa supporre che sia stato il solo Natale a nascondere il coltello. Anche “dalle immagini e dai messaggi” “dei telefonini dei due indagati – si legge in un’informativa dei carabinieri depositata dai pm al tribunale del Riesame – emerge il ruolo decisivo assunto da Natale nella commissione dei delitti posti in essere unitamente a Elder”.
Non mancano le armi e i video, spesso con il volto coperto. “L’aspetto certamente più rilevante – è scritto negli atti – che si evince da tali immagini è la particolare predilezione per le armi palesata da Natale, vista la sua irriverenza nell’ostentare il possesso e la disinvoltura mostrata nel maneggio”. Nel cellulare di Natale, gli investigatori cercano anche tramite parole come “knife”, coltello, o “drug”, droga. Così è stato trovato anche un dialogo tra Natale e la madre, un’accesa discussione in cui lei accusa il figlio di “fare uso e vendere droga e andare alle feste tutte le notti senza avere una vita che sia produttiva”. Natale risponde: “Sei così ridicola. ‘Faccio uso e vendo’ solo perché ho provato alcuni funghi (allucinogeni) per la seconda volta nella mia vita e ho deciso di essere onesto e dirtelo”. La donna: “…Sto parlando del fatto che è una cazzata che non stai ancora vendendo droghe poiché non hai un lavoro e continui a comprare cose costose. Mi menti costantemente”. Per gli investigatori “le esternazioni della madre (…) delineano la figura dell’indagato e il suo stile di vita, confermando la tendenza a delinque re”. Anche sul cellulare di
Elder si trovano foto di droga, armi e soldi.
DA LL’AN ALI SI del cellulare di Elder vengono fuori gli ultimi messaggi, scambiati con la ragazza la notte dell’omicidio.
Elder le racconta che Natale “è stato derubato”. “Sto morendo dal ridere”, aggiunge. Spiega l’acquisto di cocaina mancato e il furto dello zaino. “Gabe deve imparare a picchiare”, dice la ragazza. E Elder: “Quindi ho detto ora gli prendo lo zaino. Quindi sono tornato indietro e ho rubato lo zaino (risata)”.
Quella sera il 19enne le ripete che la ama. E poi dice: “Qualunque cosa accada ti amo”. E ancora: “Non so se riesco a tornare”. La ragazza sembra preoccupata: “Non uscire d a l l ’ a p p a r t amento dall’a lbergo”. Lui ripete: “Ti amo” e lei: “Mi stai mettendo paura. Puoi evitare di fare altre cavolate?”. L’ultimo messaggio di Elder è alle due di notte. Alle 3.30 prova a chiamarla, senza risposta. Ha già colpito Cerciello con 11 coltellate. Quando lei lo cerca preoccupata – “Scrivimi quando sei tornato da qualsiasi posto vai” – Elder è già in cella.
L’analisi
Nei telefoni dei due accusati foto di armi e droga e messaggi che confermano il quadro indiziario