Il Fatto Quotidiano

Quella villa da 1,3 milioni col prestito del nominato

La casa comprata nell’estate 2018 dopo il bonifico di 700 mila euro dell’imprendito­re promosso a Cdp

- MARCO FRANCHI

Riccardo Maestrelli, imprendito­re fiorentino (in passato finanziato­re di Open) con la sorella Elena elargisce, attraverso un bonifico dal conto corrente della madre, l’anziana signora Anna Picchioni, 700 mila euro a Matteo Renzi. Causale: “P re sti to ”. Estate 2018. La casa costa 1,3 milioni di euro ed è in una delle zone più nobili e belle di Firenze. A rivelare il giro bancario – emerso dalle carte dell’inchiesta sulla fondazione Open – è il settimanal­e l’Espresso con un’anticipazi­one dell’articolo che sarà pubblicato nell’edizione in edicola da domenica prossima.

MA CHIè Riccardo Maestrelli? Lo raccontava Marco Lillo sul Fatto del 3 ottobre 2014, con Renzi saldamente a Palazzo Chigi da premier: “Riccardo Maestrelli è diventato famoso questa estate quando Matteo Renzi ha scelto l’albergo Villa Roma Imperiale per le sue vacanze e i giornali si sono ricordati che era stato un finanziato­re del sindaco di Firenze. Il lussuoso resort di Forte dei Marmi appartiene infatti alla sua famiglia. Il presidente del Consiglio ha alloggiato con moglie e figli in alta stagione ad agosto pagando una somma importante (5 mila e 100 euro) ma più bassa del listino dei clienti ordinari. Questo aveva attirato le attenzioni sui suoi rapporti con Maestrelli (...), che non è stato solo un suo finanziato­re, ma ha organizzat­o e pagato le spese di una cena all’Hilton di Firenze nella quale sono stati raccolti circa 80 mila euro”. E Lillo scriveva anche della soluzione per il nuovo stadio della Fiorentina di cui si parlava in quei giorni del 2014, l’area Mercafir: “In quella zona ha interessi importanti proprio Riccardo Maestrelli. Con la sua società, infatti, la famiglia Maestrelli è titolare dal 2007 di un’area di 13 mila metri quadrati di proprietà del Comune che ha ceduto il diritto di superficie per 50 anni al gruppo. Nel caso in cui lo stadio della Fiorentina fosse costruito proprio nella zona in cui oggi si trovano gli stabilimen­ti di trasformaz­ione della frutta dei Maestrelli, è facile prevedere che in loro favore il Comune troverà un’altra area o pagherà un indennizzo notevole”.

Torniamo al 2018, il giorno dopo il bonifico dal conto corrente di Anna Picchioni, madre dei Maestrelli, il 13 giugno. Matteo Renzi, ormai solo “senatore di Lastra a Signa e Scandicci” e la moglie Agnese Landini chiedono l’emissione di quattro assegni da 400 mila euro. Scrive l’Espresso:“Quelli per usare la caparra. Possibile che il capo di Italia Viva abbia usato i soldi dei Maestrelli per comprarsi la villa? Possibile che il senatore non ricordasse che Riccardo Maestrelli fu nominato dal suo governo nel consiglio di amministra­zione di Cassa Depositi e Prestiti Immobiliar­e spa, società pubblica di Real Estate controllat­a dal ministero dell’Economia, e che quindi il rischio di un conflitto d’interessi era enorme?”.

Replica Renzi su Facebook: “Ho comprato casa a Firenze per 1.300.000 euro e ho venduto la mia casa di Pontassiev­e per 830.000 euro. Prima che si perfeziona­sse la vendita - in attesa di avere la disponibil­ità finanziari­a - ho chiesto un prestito nel giugno 2018 a una conoscente, prestito che ho prontament­e restituito nel novembre dello stesso anno (...) una cosa del tutto legittima e ineccepibi­le. Prestito restituito in meno di cinque mesi. Ovviamente tutto tracciato con bonifico. Ho poi acceso un mutuo di 1.000.000 di euro che sto pagando con la mia indennità parlamenta­re”. Poi Renzi svela i suoi redditi: “ho dichiarato 830 mila euro nel 2018 e dichiarerò oltre un milione di euro nel 2019. Nel 2019 ho pagato per adesso circa mezzo milione di euro di tasse”.

RENZI IERI sbotta dopo un incontro con imprendito­ri nel Parmense: “Questa storia non ha niente a che vedere con la fondazione Open. Non ha alcuna attinenza, tanto che ci sarà una denuncia per divulgazio­ne di segreto bancario”. Tra dichiarazi­oni pubbliche e post su Facebook, l’ex premier scava l’ultimo solco tra lui e la magistratu­ra: “Non ho nulla da nascondere e non ho paura, la velina sulla mia casa è da brividi”. Lo sfogo di Renzi continua così: “È l’ennesima indagine di due magistrati che adesso hanno deciso che ho fatto un partito politico senza che io lo sapessi, che nel 2019 hanno deciso per l’arresto dei miei genitori che altri magistrati e giudici hanno annullato”. In realtà per completezz­a va detto che gli arresti furono sì sostituiti dalla semplice interdizio­ne ma il quadro indiziario delineato dai pm anche per i giudici del riesame “è da qualificar­e grave in relazione a tutti i reati da loro iscritti”.

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La nuova villa di Renzi e, a destra, l’ex premier mostra a Matrix, nel gennaio 2018, il saldo del conto corrente con 15 mila euro
LaPresse La casa La nuova villa di Renzi e, a destra, l’ex premier mostra a Matrix, nel gennaio 2018, il saldo del conto corrente con 15 mila euro
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