Due nuove indagini a Genova “Lavori chiesti dai pm mai fatti”
Autostrade liguri, inchiesta su almeno quattro viadotti. Un altro fascicolo per falso
Due nuovi filoni. L’inchiesta partita dal Morandi sta terremotando il mondo delle autostrade. Spalancando una porta, finora rimasta ermeticamente chiusa, su concessioni, manutenzione e controlli di sicurezza. Procura e Finanza oltre quella porta hanno fatto scoperte allarmanti. “Chissà dove andremo a finire”, allarga le braccia un investigatore. Primo, la chiusura della A26 – la Genova-Gravellona – avvenuta lunedì è frutto di un nuovo fascicolo: “Omissioni di lavori che provocano rovine”, c’è scritto. In pratica: la Procura da tempo aveva chiesto ad Autostrade di compiere controlli accurati su almeno quattro ponti. Secondo i tecnici che hanno effettuato i rilievi per conto dei pm “c’era rischio di rovina”. Insomma, potevano crollare. Pare che la reazione non sia stata immediata come ci si attendeva. Di qui la svolta: lunedì i pm hanno detto al concessionario che se non chiudeva la A26 ci avrebbe pensato la Procura. Quindi è stato aperto il fascicolo (senza indagati). I viadotti incriminati sono almeno quattro: Pecetti e Fado, quelli chiusi ed esaminati in fretta e furia per conto di Autostrade; ma ci sono anche Letimbro (A10, Savona), Bisagno e Veilino sulla Genova-Livorno (A12). Qui Autostrade sarebbe già intervenuta. Ma tutta la A12 preoccupa. Ci sarebbero altri viadotti malati. Potrebbero esserci sviluppi. Secondo, i pm hanno aperto un ulteriore fascicolo per falso – senza indagati – che ha per oggetto i rapporti di sicurezza trimestrali di Autostrade. Quelli, in passato realizzati dalla controllata Spea, che fino a tre mesi fa davano ad alcuni viadotti un rassicurante voto 40. E che improvvisamente, ora che i rilievi sono compiuti da società esterne, hanno visto i voti schizzare a 70: lavori immediati o limitazioni del traffico. Si tratta dei viadotti Coppetti, Busalla, Archi e Bormida (su A7 e A26). La domanda degli inquirenti è: come possono essere cambiate così rapidamente le valutazioni? I pm hanno il dubbio che fino a oggi i controlli non fossero realizzati a dovere o fossero falsificati.
“Rischio rovina”
La Procura aveva chiesto test su Pecetti, Fado, Letimbro, Bisagno e Veilino