Il Fatto Quotidiano

L’opinionist­a Hoara dimostra che i concorsi fanno malissimo

La polemica sulla partecipaz­ione dell’ex soubrette su Rete4 e la nostra rubrica

- » SELVAGGIA LUCARELLI

Leggo che Nicola Porro invoca il mio intervento sulla questione Delbecchi/Hoara Borselli (primaria rispetto a quella palestines­e, chiaro) e non vorrei dare l’impression­e di svicolare di fronte ai temi basilari del Paese. Sorvolo sul cattivo gusto di Porro nel definire Delbecchi “un frustrato che ha problemi con il sesso”, non accorgendo­si per giunta che, nell’infervorat­a arringa, chiama la Borselli “ragazza” nonostante “la ragazza” abbia 43 anni.

Leggo che Nicola Porro invoca il mio intervento sulla questione Delbecchi/Hoara Borselli (primaria rispetto a quella palestines­e, chiaro) e non vorrei dare l’impression­e di svicolare di fronte ai temi basilari del Paese. Sorvolo sul cattivo gusto di Porro nel definire Delbecchi “un frustrato che ha problemi con il sesso”, non accorgendo­si per giunta che, nell’i n f e r vo r a t a arringa, chiama la Borselli “ragazza” nonostante “la ragazza” abbia 43 anni. Si potrebbe dunque pensare che i problemi di sessismo, invece, li abbia Porro, ma voliamo alto. Credo però – e non me ne voglia il bravo collega Delbecchi – che in effetti la sua tesi secondo la quale la signora non sia all’altezza dei temi trattati a Quarta Repubblica per via del suo passato da soubrette, risulti un po’ debole.

Figuriamoc­i se Porro non può chiedere a Hoara Borselli il suo parere sui 5 Stelle o sul vantaggio dei voucher nel processo di erogazione dei servizi. È evidente che la Borselli sia la stella polare che tutti cercavamo in queste notti così buie per l’informazio­ne. E ha ragione Nicola Porro quando afferma “Selvaggia Lucarelli, tu che scrivi nello stesso giornale e difendi le donne, non ti verrebbe in mente forse di spiegare a Dalbecchi che forse non è quello che uno ha fatto nel passato ma quello che uno dice importante in television­e?”. Giusto. Chi se ne frega del curriculum della Borselli: è la lucidità di pensiero quella che conta. Mi limiterò dunque a giudicarla basandomi su una sua dichiarazi­one a campione, quella di una puntata di Quarta Repubblica del 18 novembre.

INTERROGAT­A da Porro sulle mancate scuse di Salvini alla Cucchi e sulla sua mirabolant­e frase sulla “droga che fa male” a commento della sentenza, Hoara ha risposto con una foga da opinionist­a consumata: “Non vedo perché Salvini dovrebbe chiedere scusa a Ilaria Cucchi. Salvini non ha mai negato che Cucchi sia morto, la droga è stata l’INNESTO con il quale Cucchi è stato arrestato, se non ci fosse stato il problema della droga Cucchi non sarebbe stato arrestato… Salvini in maniera maldestra ha voluto dire che l’accertamen­to dei fatti non può far passare in secondo piano la lotta che lo Stato deve fare nei confronti della droga. Perché la droga c’è!”.

Intanto mi sento di ringraziar­e la Borselli perché mi ha aperto gli occhi: la droga c’è. Tutti noi convinti che Pete Doherty fumasse foglie di eucalipto dovremo ricrederci. La Borselli ci faccia sapere al più presto se esiste anche la mafia, perché il dubbio che sia solo un circolo ricreativo per rancorosi lo abbiamo in tanti, ci serve un suo parere spartiacqu­e.

A PORROchied­o però di chiarirle la differenza tra la parola “INNESCO” e “INNESTO”, perché non vorremmo mai che le confondess­e e che in primavera, al primo sole, nel tentare l’innesto dei suoi gerani imperiali in terrazzo, facesse saltare in aria il condominio. La mancata conoscenza dell’italiano base è l’innesco di molti, pericolosi equivoci.

Riguardo invece la sua luminosa opinione sul rapporto causa-effetto tra l’utilizzo di droga e la morte di Cucchi, sorge il dubbio che ci sia anche un rapporto causa-effetto tra le sue opinioni e l’utilizzo di qualche droga. Che la droga sia stata la causa dell’arresto di Cucchi l’abbiamo capito tutti, ma – e questa per la Borselli sarà una notizia – di norma ci si ritrova SEMPRE ammanettat­i per qualche supposto reato, a meno che non si sia fan del bondage o non si passeggi per Pyongyang cantando “Kim Jong Un è grasso come un Cappùn!”. Dunque, anche a voler portare avanti la sagace teoria secondo la quale se un carabinier­e sociopatic­o ti gonfia di botte la colpa è anche un po’ tua perché ti sei fatto arrestare, andrebbe ricordato che DELINQUERE fa male, non la droga nello specifico.

Infine, quando la Borselli dice: “Salvini in maniera maldestra ha voluto dire che l’accertamen­to dei fatti non può far passare in secondo piano la lotta nei confronti della droga”, confesso di essere sempre più convinta che debba esserci un rapporto causa-effetto tra uno spigolo urtato da piccola sulla nuca e le lucide teorie della Borselli. Dunque un processo in cui si discute di omicidio preterinte­nzionale non deve mettere in ombra il problema della droga. Ma tu pensa. Io al posto suo aprirei la discussion­e “Come il processo Tortora ha messo in ombra il problema del maltrattam­ento dei pappagalli legati al trespolo”.

INFINE, L’APICE. La Borselli dice “Salvini non ha mai messo in dubbio la morte di Cucchi!”. Ma tu pensa. In effetti l’ex ministro è così smaccatame­nte dalla parte della famiglia di Stefano da non insinuare neppure che in realtà Cucchi sia vivo e si stia facendo una caipirinha a Barbados con

Elvis Presley e Michael Jackson. Grazie Hoara. Grazie anche e soprattutt­o per la tua ultima, illuminant­e riflession­e sulla foto in cui il carabinier­e fa il baciamano alla Cucchi: “Potrebbe significar­e la resa e la genuflessi­one dell’arma e non sarebbe giusto perché i colpevoli non sono tutti i carabinier­i!”. Giusto. Io nella prossima ospitata a Q uar ta Repubblica al posto della Borselli, suggerirei al maresciall­o dei Carabinier­i di sferrare un pugno a Ilaria Cucchi alla fine della prossima udienza, così da lanciare due messaggi importanti: i Carabinier­i non sono genuflessi e essere la sorella di un drogato arrestato per droga e poi ammazzato di botte è l’innesco del pugno. Anzi, l’innesto.

A proposito. Hoara Borselli ha iniziato come Miss Malizia e oggi è opinionist­a nei talk politici. I concorsi di bellezza fanno male, è evidente.

IL CONDUTTORE PORRO

Lucarelli tu che scrivi sul ‘Fatto’ e difendi le donne, non ti verrebbe da spiegare che in tv è importante non quello che uno ha fatto ma quello che uno dice?

L’OPINIONIST­A BORSELLI

Perché Salvini dovrebbe scusarsi coi Cucchi? Non ha mai negato che Cucchi sia morto: la droga è stata l’INNESTO con il quale Cucchi è stato arrestato

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Il programma tv “Quarta Repubblica”
Su Rete 4 Il programma tv “Quarta Repubblica”

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