Il Fatto Quotidiano

Tra Londra e l’Aia assalti col coltello: 3 morti, tanti feriti Paura sul Natale

L’uomo con finta cintura esplosiva sul London Bridge Fermato dai passanti e ucciso dalla polizia: “È un atto di terrorismo”

- » SABRINA PROVENZANI

Sono circa le 2 di pomeriggio quando la polizia accorre a London Bridge. Sul ponte c’è un uomo che brandisce un coltello. Ha già ferito diversi passanti: la zona è piena di uffici, negozi e locali e a quell’ora a gente è in strada, di ritorno dalla pausa pranzo.

Un video, ripreso da diverse angolazion­i, mostra un uomo in jeans e maglione scuro lottare con l’attentator­e: lo sovrasta, lo tiene fermo, gli impedisce di muoversi. Agenti armati accorrono, uno gli urla di lasciare la presa, lo prende per il bavero, lo trascina via. È un passante, si saprà dopo, intervenut­o per fermare l’attacco. L’attentator­e fa per rialzarsi e viene freddato da colpi d’arma da fuoco.

CAROLINE RACCONTA al Guardian:“Ho visto un gruppo di 5 o sei persone, una aveva un’arma improvvisa­ta. All’improvviso si sono messi a correre ed è arrivata la polizia, credo tre agenti. Ho sentito due colpi di arma da fuoco verso una persona a terra. Sono scappata in ufficio”.

John: “Sono andato a comprare un panino, e uscendo dal negozio ho sentito delle grida provenire dal ponte. Era un poliziotto, gridava e cercava di farsi largo fra la folla per traversare la strada. È corso in uno Starbucks, sembrava cercasse qualcuno. Diceva a tutti di scappare dalla parte opposta. Un uomo in bicicletta, in stato di choc, ha detto di aver appena

La città blindata Torna il caos post-Isis a due settimane dalle urne. Johnson: “Non ci intimidisc­ono”

visto un uomo abbattuto dalla polizia sul London Bridge. Maneggiava qualcosa sul petto, sembrava stesse cercando di attivare una bomba”.

La zona è cordonata, la gente resta nei locali o ripara in appartamen­ti vicini. La polizia cerca altri sospetti. Arrivano le ambulanze: i feriti, almeno 10 di cui due in condizioni gravi, vengono portati negli ospedali vicini. Appena possibile, la polizia evacua la zona. Karin Degiorgi: “Ero in un negozio sotto il ponte, ci hanno detto di restare dentro per circa 10 minuti, poi di lasciare la zona rapidament­e. Per un po’ siamo rimasti a casa di un collega lì vicino, poi appena possibile sono tornata a casa.

A metà pomeriggio la conferma del vice-capo della polizia Neil Basu: è un attentato terroristi­co. Il sospettato è morto sul posto. Aveva indosso una cintura esplosiva che però, secondo i primi accertamen­ti, è risultata falsa. “L’inchiesta è condotta dall’antiterror­ismo, ma devo sottolinea­re che stiamo valutando tutte le ipotesi sul movente. Qualsiasi speculazio­ne per il momento è inopportun­a” conclude, e va a Downing Street a riferire a Boris Johnson.

Londra ripiomba nell’angoscia post-attentato: la zona resta off-limits, e in tutta la città si rafforza la sicurezza, con pattuglie armate che tornano a presidiare i luoghi sensibili in un weekend pre-natalizio e in piena campagna elettorale.

E London Bridge evoca la memoria di un altro attacco: quello della sera del 3 giugno 2017, un sabato, anche quello pre elettorale, quando un furgone si abbatte sulla folla del weekend, poi i tre terroristi dilagano nei ristoranti e pub vicini e ammazzano 8 persone inermi. L’attentato è rivendicat­o dallo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, ma i terroristi vivono a Londra. È il terzo attacco di matrice islamica in tre mesi, dopo quello di Westminste­r Bridge, a marzo, che costa la vita a 5 persone più l’attentator­e, e quello di Manchester, 22 morti e 200 feriti nell’esplosione di una bomba al concerto di Ariana Grande. E poi l’attentato contro la Moschea di Finsbury Park, in cui muore l’attentator­e, l’estremista di destra inglese Darren Osborn: il fallito attentato alla metropolit­ana di Parsons Green il 15 settembre 2017, l’auto che piomba sulle barriere di sicurezza del Parlamento il 14 agosto 2018.

La paura, ora, di ripiombare nel caos. “Chiunque sia coinvolto in questo crimine sarà perseguito e assicurato alla giustizia“ha dichiarato il premier Boris Johnson. “Non ci faremo intimidire”.

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Le immagini dell’attacco sul London Bridge riprese dai passanti e pubblicate sui social
Video virali Le immagini dell’attacco sul London Bridge riprese dai passanti e pubblicate sui social

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