“Abbassare il livello di allerta terrorismo è stato sbagliato”
FrancescoMarone Il ricercatore esperto di radicalizzazione e terrorismo dell’Ispi: “Il 4 novembre Londra è passata da 4 a 3, un messaggio rischioso”
“Appena saputo dell’attacco ho pensato che meno di un mese fa, il 4 novembre, il governo inglese ha abbassato dopo anni il livello di allerta terrorismo. Forse è stato un segnale sbagliato”. Francesco Marone è Reseach Fellowal Centro di ricerca su radicalizzazione e terrorismo del l’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. L’attentato di London Bridge, dice al Fatto, ha tutte le caratteristiche di un attacco jihadismo, ma “al momento non è possibile avanzare ipotesi precise”, sottolinea. Dottor Marone, che idea si è fatto del profilo dell'attentatore? Sicuramente è terrorismo, ma la matrice non è ancora chiara.
Mi fa pensare a un attacco di matrice islamica, anche perché le analogie con l’a tt e n ta t o del 3 giugno 2017, sempre sul London Bridge, sono molte. Per prima l’accoltellamento, ma anche il fatto che l’attentatore avesse un giubbotto esplosivo finto.
Perché indossare un giubbotto finto?
Da un lato per aumentare il terrore e fare in modo che la polizia, almeno in una prima fase, si tenesse alla larga. Dall’altro, però, ci sono attentatori che cercano il martirio, e far credere di indossare esplosivo aumenta le possibilità di essere uccisi. C'è un rischio emulazione da parte di cellule jihadiste dormienti?
Per l’Isis sarebbe un bel colpo poter rivendicare questo attacco sono in attesa di capire se farlo