Shopping di sangue all’Aja: 3 accoltellati nella via dei negozi, poi la caccia all’uomo
Caos, la polizia cerca un arabo
Difficile dirlo. In Europa stavamo vivendo una fase tranquilla, tanto da abbassare il livello di allerta attentati da livello 4, ‘altamente probabile’, al livello 3, ‘probabile’, come nel caso di Londra. Forse, con il senno di poi, si è rischiato di dare un messaggio pericoloso, come hanno fatto notare gli studiosi. Certamente l’aver scelto di nuovo quel ponte è significativo, perché l’effetto è scenog rafico, incoraggia l’emulazione. Aspettiamo di vedere se lo Stato Islamico lo rivendica. Perché non rivendicarlo subito?
Forse anche loro aspettano di sapere qualcosa di più. Credo che siano molto tentati di attribuirselo, perché è un attentato di grande effetto. Per la nuova leadership sarebbe un segnale forte, per di più a pochi giorni dalla morte del califfo Al-Baghdadi. Se potranno rivendicarlo credo non si faranno sfuggire l’occasione. Ma probabilmente aspettano di capire di che si tratta.
Se avessero conosciuto
▶TRE PERSONE
ferite nella via dello shopping nel centro della città olandese dell’Aia, alla Grote Marktstraat. Ad accoltellarle sarebbe stato un uomo dalla carnagione scura, tra i 40 e i 50 anni con una maglia nera, sciarpa e pantaloni da jogging grigi. Un altro allarme, dopo l’attentato di Londra e allarme bomba alla stazione di Gare du Nord a Parigi. Per l’aggressione dell’Aia secondo l’agenzia di stampa olandese Anp “non si parla di un movente terroristico”, ma in tarda serata la situazione era ancora incerta, mentre una folla – impegnata negli acquisti del Black Friday – si è radunata dietro il cordone della polizia. La caccia all’uomo è stata affidata agli elicotteri della polizia che hanno sorvolato il luogo dell’aggressione, non lontano dal parlamento dell’Aia e delle organizzazioni internazionali. L’ultimo attentato in Olanda risale a marzo scorso, quando un uomo di origine turca uccise tre persone su un tram a Utrecht. Nel 2014 a morire per mano del terrorista islamico Mohammed Bouyeri fu il regista Theo Van Gogh, per ritorsione contro il suo film Submission . l'attentatore, però, la rivendicazione sarebbe già arrivata?
Direi di sì. Ad esempio nel caso di Anis Amri, l’attentatore di Sesto San Giovanni, i contatti pregressi con la leadership Isis erano chiari e la rivendicazione è arrivata subito. Però non succede spesso: la maggior parte degli attentatori che hanno colpito in Occidente negli ultimi anni era ispirata a distanza.
Si sentirebbe di escludere la matrice suprematista? No, perché nell’ultimo anno abbiamo visto come l’estrema destra stia copiando lo jihadismo, ad esempio documentando gli attacchi con video come successo in Nuova Zelanda. Però l’accoltellamento con giubbotto esplosivo è una firma del terrorismo islamico, come lalocation scenografica e la scelta a casaccio delle vittime. Il suprematismo tende a essere più selettivo, colpisce moschee, sinagoghe, obiettivi precisi individuati come ‘nemici’.
Si può tracciare un collegamento con la campagna elettorale e la Brexit?
Non escluderei che siano state prese in considerazione. Ma mentre in altri attentati, come quello di Atocha a Madrid nel 2004, il collegamento era evidente – si votava due giorni dopo – qui è difficile tracciarlo in assenza di ulteriori elementi.
L’arma e il giubbotto esplosivo sono una firma del terrorismo islamico, come la location scenografica e la scelta a casaccio delle vittime FRANCESCO
MARONE