Il Fatto Quotidiano

Killer di Sacchi intercetta­to “Glieli levo tutti e settanta”

- » SAUL CAIA

“Ascoltami, sto con un amico mio che conosci, bello fulminato! Ma se invece io vengo a prenneme qua-a cosache m’hai detto ieri e glielo levo tutti e settanta? Vengo da te, te faccio un bel re...”. La voce è di Valerio Del Grosso, il giovane romano arrestato il mese scorso con l’accusa di omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso la notte del 23 ottobre nel quartiere Coli Albani a Roma. Dall’altra c’è Marcello De Propris, arrestato ieri con l’accusa di concorso in omicidio per aver fornito la pistola.

Le conversazi­oni era stata intercetta­te dalla polizia, che stava seguendo già su De Propris per vicende di droga, e confluisce solo dopo nell’indagine per omicidio, quando gli inquirenti si accorgono che a parlare è il killer. Del Grosso, insieme all’amico “fulminato” Paolo Pirino, già in carcere per lo stesso reato, avevano organizzat­o la compravend­ita di 15 kg di hashish con Giovanni Princi, amico d’infanzia di Sacchi, che in cambio l’avrebbe pagata 70 mila euro. La borsa con i soldi la tiene la fidanzata di Luca, Anastasiya Kylemnyk.

LA TRATTATIVA­sarebbe durata alcune ore, con un “ruolo attivo” di Princi ed Anastasia, mentre su Sacchi non “ci sono elementi per dire che fosse coinvolto, partecipe e consapevol­e della compravend­ita e dell’acquisto di droga”. Ieri è stato arrestato Princi con l’accusa di spaccio, mentre Anastasia è solo indagata. “Non ho tempo, non sono qui per piacere”, aveva detto Princi a Federico Sacchi, fratello di Luca, la notte in cui si incontraro­no al pub dove sarebbe dovuto avvenire lo scambio. Secondo gli inquirenti, il “lavoro” a cui fa riferiment­o è lo spaccio di droga, “suo core business”.

Quando Del Grosso vedendo lo “zaino” con “mazzette di banconote da 20 e 50 euro”, cambia idea. Chiama De Propris per aggiornarl­o: “È un po’ ambigua la situazione, lo sai? Non poi capì Marcè quanti so, non poi capiiii. Me sta a partì la brocca proprio de brutto”. “Te stai a cagà sotto, te stai a cagà sotto…”, replica De Propris che lo schernisce. “Io invece voglio faun casino”, risponde Del Grosso. Ma qualcosa va storto. Del Grosso in compagnia di Pirino raggiunge il pub John Cabot, con una smart bianca, a noleggio. Escono brandendo una pistola e una mazza da baseball. Colpiscono alla nuca la ragazza con la mazza, che cade a terra, mentre Sacchi, che aveva preso lezioni di arti marziali, prova a difenderla. Ad un certo punto però Del Grosso esplode un colpo di pistola colpendo Sacchi alla testa. I due fuggono, mentre il giovane resta a terra.

Il giorno seguente De Propris, venendo a conoscenza del fatto che lo scambio non era riuscito, scrive un sms a Del Grosso. “Mongoloide portame a tuta”. Per gli inquirenti la “tuta” è una parola in codice che si riferisce alla pistola usata la sera prima.

Uno

dei punti di forza dell’organizzaz­ione del narcotraff­icante Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, a capo di uno dei più potenti, ricchi e spregiudic­ati gruppi criminali della Capitale, è la possibilit­à di avere tra i suoi uomini un cervellone. L’informatic­o romano Alessandro Telich, detto “tavo letta”, arrestato giovedì scorso in aeroporto, dopo essere sbarcato da Dubai, e appartenen­te agli Irriducibi­li. Crea un’applicazio­ne VoIP per rendere le conversazi­oni dei cellulari criptate al segnale delle intercetta­zioni. Per questo motivo la Guardia di finanza deve ricorre al vecchio sistema delle ambientali e agli appostamen­ti. Telich “fonda a Dubai nel 2011” la Imperial Eagle D

“Ho fatto una cazzata, ti devo parlare”. La confession­e che Del Grosso fa la mattina successiva al suo datore di lavoro è inserita nella richiesta di applicazio­ne di misure cau

WC-LLC, una scelta non casuale, perché come scrive il sito ( klineapp.com ), è “una nazione che non si trova obbligata a fornire informazio­ni e/o dare accesso ai server di servizi Voip”.

Il simbolo e nome dell’azienda rimandano

“all’Aquila Imperiale”, per gli inquirenti un chiaro riferiment­o “al tradiziona­le simbolo rappresent­ativo della società calcistica SS Lazio”. telari. “Ieri sera verso le 23 ho sparato a una persona, dalle parti di via Latina, stavamo facendo uno scambio di marijuana di 15 chili in cambio della somma di 70 mila euro,

La società fornisce “soluzioni per la protezione della privacy, società di servizi di sicurezza e software di crittograf­ia” che “sviluppa inoltre applicazio­ni di comunicazi­one sicura con funzionali­tà di crittograf­ia e sicurezza di livello milit a r e ” . Telich crea altre due app che si trovano in rete: la knote, simile al classico block note, e la Kline, versione base di quella plus. poi qualcosa è andato storto ed è iniziata la colluttazi­one prima con la ragazza presente e poi con gli altri, poi ho notato uno dei presenti mettere la mano nei pantaloni come per estrarre un’arma”.

DEL GROSSO racconta ulteriori dettagli: “Anche io avevo con me una pistola, l’ho estratta e ho sparato nella sua direzione. Ti giuro che non volevo colpirlo. Poi ho preso da terra lo zaino contenente il denaro e insieme a Paolo siamo scappati. Scappo in Brasile, tanto abbiamo settantami­la euro”. In realtà, saranno la madre e il fratello di Del Grosso a denunciare il figlio, consegnand­olo

Fornisce, spiegano gli inquirenti nell’in f or m at i va , “apparecchi­ature di elevato livello tecnologic­o per sistemi di sicurezza”, ma anche “disturbato­ri portatili, fissi e veicolari di radiofrequ­enze e reti Gsm e rilevatori”, e“interventi di bonifica” in appartamen­ti e auto. Nel suo canale youtube dei video sui rilevatori di campi magnetici con “stun guns manganello elettrico”.

L’INFORMATIC­O è spesso chiamato da Fabrizio Fabietti, braccio destro di Diabolik e arrestato con l’accusa di associazio­ne per delinquere finalizzat­a al traffico di droga, per inalle autorità, che poi rintraccia­no Pirino.

Sul ruolo di Anastasia, gli inquirenti ritengono che abbia “agito con freddezza e profession­alità nella gestione della trattativa con l’incarico affidatole di detenzione del denaro e di partecipaz­ione alla delicata fase dello scambio”. La mancata collaboraz­ione con le autorità è “la chiara, predominan­te, volontà di preservare le relazioni criminali acquisite nel mondo della droga con il quale non intende recidere i legami”. Martedì ci sarà l’interrogat­orio di garanzia per Princi, poi toccherà ad Anastasia.

VALERIO DEL GROSSO CHIEDE LA PISTOLA

Sentime (...) Ma se io vengo a prendeme quella cosa che mi hai detto ieri? Vengo da te... Non puoi capire Marcè quanti sono...

tervenire nelle bonifiche: “Sto con un amichetto mio che deve fare la macchina, ora te lo passo e gli dai appuntamen­to”. “Dobbiamo fare tre bonifiche, sono tutti impauriti, mi sa che ti faccio lavorare di brutto, tutta Roma vuole fare le bonifiche”, ripete Fabietti.

Per ripulire casa servono 600 euro, mentre per l’auto ne bastano 300. La sua società è in grado di fornire “utenze telefonich­e non riconducib­ili ad alcuna persona fisica o giuridica”, ovvero con “sim anomime europee”, usando il sistema di crittograf­ia end-to-end, con un protocollo di sicurezza di “cifratura a blocchi utilizzato dal

Le sue specialità Sistemi di sicurezza, disturbato­ri portatili, fissi e interventi di bonifica

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LaPresse Valerio Del Grosso e Anastasiya Kylemnyk. Sotto Marcello De Propris
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