Lo spettro di Oliverio turba il Pd calabrese
Dopo aver ufficializzato il suo sostegno alla candidatura dell’imprenditore Pippo Callipo alla presidenza della Calabria, il Pd sta definendo i contorni della coalizione. Da una parte c’è sempre la speranza che il Movimento 5 Stelle possa fare un passo indietro e appoggiare il “re del tonno”, ma dall’altra, sul nome scelto non c’è nessuno spiraglio.
“IL CANDIDATO del Pd è uno: Callipo – ha dichiarato il commissario regionale del partito, Stefano Graziano – Chi fa un ’ altra scelta si posiziona fuori dal Pd. Mi sembra un’ovvietà”. L’avviso di sfratto è tutto per l’uscente Mario Oliverio e per i suoi seguaci che hanno ripreso a chiedere le primarie: “Abbiamo già detto da oltre tre mesi che non si facevano – chiarisce Graziano –. Siamo aperti a discutere con tutti, a patto che si parta dalla linea di Callipo, un uomo di grande onestà, l’Adriano Olivetti della Calabria”.
Chi non condivide questa linea è Anna Pittelli, componente della segreteria nazionale del partito: “Se anche un solo iscritto finisce sulla lista nera di Graziano, allora che prima del suo nome ci sia il mio”. Nella lista nera rischia di finirci addirittura uno dei due parlamentari calabresi del Pd: Enza Bruno Bossio, fedelissima di Oliverio e sua coimputata nel processo “Lande desolate” dove è accusata di corruzione. È indirizzato anche a lei il messaggio di Graziano che, stando ai rumors interni al partito, sta per commissariare le segreterie Pd di Cosenza e Crotone, le più vicine al presidente uscente della Regione.
“NON HO MAIdetto ‘Oliverio o morte’”. “Callipo? No comment”. L’ex governatore sembra riflettere ma, in realtà, non fa passi indietro. Le sue parole, infatti, lasciano intendere che correrà da solo e lo farà a ogni costo: “Naturalmente sono in campo – dice - e mi auguro che si possa costruire la massima unità possibile nel centrosinistra”. Nei corridoi del Pd, intanto, non ci sono margini di trattativa: “Oliverio deve capire che dopo il 26 gennaio c’è il 27”. L’altro fronte “caldo” è sempre quello di un’alleanza con il M5S che ha già puntato sul professore Francesco Aiello. Il suo nome, però, continua a non convince tutti i parlamentari di Grillo. E se la richiesta di ricorrere a “Rousseau” è sfumata, c’è chi non perde le speranze e, a mezza bocca, si lascia sfuggire: “Secondo me può succedere di tutto”.
In attesa dell’arrivo di Zingaretti in Calabria, venerdì al fianco di Callipo, Stefano Graziano ci spera ancora “che il Movimento 5 Stelle possa folgorarsi sulla strada di Damasco”. “È difficile dire di no a un candidato come Pippo. Soprattutto perché noi stiamo lavorando a liste nuove”. Saranno almeno 4 o 5 quelle che sosterranno il “re del tonno”.