Il Fatto Quotidiano

L’ultimo uomo di piazza Fontana è morto da poco

Milano 1969 La bomba sarebbe stata messa dal “nero” Claudio Bizzarri. Un sito antagonist­a ne annuncia il recente decesso

- » GIANNI BARBACETTO

La

“maledizion­e di piazza Fontana” co nt in ua . Si è chiusa ancor prima di essere aperta la nuova pista che poteva portare a individuar­e l’uomo che il 12 dicembre 1969 ha portato la bomba nella Banca nazionale dell’agricoltur­a. Il suo ritratto, senza il nome, è contenuto nel libro scritto da Guido Salvini con Andrea Sceresini e che ha per titolo, appunto, La maledizion­e di piazza Fontana (Chiarelett­ere).

È UN MILITANTE di Ordine nuovo di Verona che Salvini chiama “il Paracaduti­sta”: “Nel 1969 il Paracaduti­sta aveva poco più di vent’anni. Era un giovane benestante: il padre, col suo stipendio di dirigente, poteva assicurare alla famiglia un tenore di vita piuttosto agiato. Viveva a Verona, studiava alle scuole serali e frequentav­a la cellula di Ordine nuovo. Era considerat­o un attivista di primo piano, un elemento operativo. Aveva svolto il servizio militare nei corpi d’élite e non disdegnava l’uso della violenza”.

Il 29 novembre, il Fatto Quotidiano fa un ampio ritratto del “Paracaduti­sta” e ne svela il nome: Claudio Bizzarri. A chiamarlo in causa sono i racconti di altri ordinovist­i, da Giovanni Ventura a Delfo Zorzi, da Giampaolo Stimamigli­o a Carlo Digilio. E soprattutt­o “l’Antiquario”, un altro testimone di cui Salvini non fa il nome, che racconta di averlo visto con i suoi occhi entrare in banca, nel pomeriggio di quel fatidico 12 dicembre, dopo aver prelevato una valigetta da un camion Om parcheggia­to in piazza Fontana. “Era il figlio di un direttore di banca”, scrivono nel loro volume Salvini e Sceresini.

Il padre di Bizzarri era funzionari­o della Cassa di risparmio di Verona, Vicenza e Belluno.

Ma nessuno potrà più andare a chiedergli nulla: lo annuncia sul suo blog Ugo Maria Tassinari, giornalist­a esperto di destra radicale. “Il giorno stesso, venerdì 29 novembre, in cui uno scoop del Fatto Quotidiano annunciava il nome, mettendo insieme i numerosi elementi elencati da Guido Salvini nel suo libro appena u sc it o”, scrive Tassinari, “un sito della controinfo­rmazione veronese, infospazio 161, annunciava la morte, avvenuta circa un mese prima, di Claudio Bizzarri”. Conclude Tassinari: “Si allunga così il lungo filo nero della maledizion­e di Piazza Fontana”.

Bizzarri, s econdo in fo sp azio 161, sarebbe morto “appena un mese fa, a libro di Salvini-Sceresini in stampa”.

“MA IO aspetterei a far partire i titoli di coda”, ha commentato Paolo Morando, autore a sua volta di un libro, Prima di piazza Fontana ( Laterza), che analizza lo sciame di attentati preparator­i che i “neri” di Ordine nuovo realizzano nei mesi precedenti la strage, con l’intenzione di addebitarl­i ai “rossi” e agli anarchici: sono la prova generale di piazza Fontana e la prefiguraz­ione della “pista rossa” che per la strage doveva arrivare a indicare come colpevoli Pietro Valpreda e magari anche Giangiacom­o Feltrinell­i (tentativo non riuscito).

Infospazio 161 è un sito web espression­e degli “antagonist­i veronesi”. È un centro sociale di Verona che ospita anche il centro di documentaz­ione intitolato a Giorgio Bertani, storico editore della sinistra movimentis­ta veronese.

Il libro

Ex ordinovist­a, individuat­o dal giudice Salvini, non potrà essere chiamato in causa

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